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VAIRANO PATENORA – Caso Del Vecchio, il pomo della discordia è Di Nocera. Ma la politica in paese è morta

VAIRANO PATENORA – Il caso legato alle dimissioni di Raffaele Del Vecchio dalla delega di responsabile del personale sembra essere legata alla questione del dirigente unico. Proprio la recente sentenza della Corte dei Conti – che lascia via libera alla nomina di Gaetano Di Nocera  ai vertici della macchina amministrativa vairanese – potrebbe essere la vera ragione del disaccordo fra l’assessore Raffaele del Vecchio e il sindaco Bartolomeo Cantelmo. Il primo, infatti, avrebbe preferito fare ricorso contro la sentenza che favorisce Di Nocera, il sindaco, invece, sarebbe orientato all’applicazione e quindi alla nomina di Di Nocera quale dirigente unico del municipio.  Intanto, Del Vecchio lascia la delega al personale, resta assessore e continua a gestire al delega al bilancio. E già questo, da solo, potrebbe essere un aspetto della vicenda, ‘abbastanza’ curioso. Infatti, il rapporto di fiducia fra un sindaco er un assessore dovrebbe essere a 360 gradi, non parziale. L’altro aspetto della vicenda mette in evidenza che la politica in paese è cosa morta; in altri tempi, su una questione del genere, si sarebbero scatenate polemiche roventi. ora invece, tutti in silenzio. Tutti pronti, però, a ritornare fra “i vivi” – politicamente parlando – pochi mesi prima delle prossime elezioni comunali.

 

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18 commenti

  1. Il primo vorrebbe fare ricorso? A cosa? E’ forse diventato Procuratore della Corte dei Conti? E già solo questo avrebbe potuto fare ricorso! Il Comune sulla decisione della Corte dei Conti nulla può! Dite piuttosto che sta emergendo sempre di più l’incapacità e l’inadeguatezza di questi personaggi! Altro che storie qui c’è un gruppo messo insieme per vincere le elezioni ma senza alcun programma se non quello di fare i propri comodi. Dimettetevi!!!!!

  2. cristiano ronaldo

    Almeno Lui ha avuto il coraggio di schierarsi, gli altri invece???????? l’opposizione?????????

  3. Invece di mettere i nomi di altri mettete i vosti. Leggete le delibere di consiglio e i vari comunicati stampa fatti. La sentenza di Cassazione si esprime in merito alla delibera fatta dagli assessori di allora e non sulla questione del dipendente dove fino a prova contraria è ilgiudice del llavoro che deve decidere. Qui dovrebbe rispondere la politica che ha provocato tutto questo casino. DOVE SONO BASTA CHE LA CASSAZIONE LI HA SALVATI.

  4. grillo sparlante

    Aldo ma cosa dici??? Qui l’unico che non c’azzecca nulla è proprio il procuratore generale presso la corte dei conti che, esso sì, non può impugnare un bel niente.
    L’amministrazione comunale, invece, sindaco in testa, avrebbe potuto ed, anzi, DOVUTO impugnare la sentenza della sezione centrale della corte dei conti innanzi alle sezioni unite della Cassazione per motivi di giurisdizione, ai sensi dell’art. 111 della Costituzione, perché la corte dei conti ha invaso la giurisdizione del giudice del lavoro addentrandosi in una statuizione che non gli competeva, e ciò è talmente palese che questa sentenza avrebbe avuto ottime chance per essere cassata!!!
    Il Del Vecchio ha avuto un coraggio a metà perché avrebbe dovuto rimettere tutte le deleghe e dimettersi da assessore ed uscire dalla maggioranza per questa vicenda scandalosa.
    Il sindaco, poi, si sa, non tocca MAI gli interessi dei parenti o dei propri funzionari, essendo lui un baluardo a tutela dell’interesse pubblico, della legalità e della trasparenza amministrativa.
    Auguri a tutti.

  5. Corte dei conti non cassazione.

  6. Dove sono gli ex politici che hanno combinato questo schifo?

  7. grillo sparlante

    Ma dov’è l’opposizione???
    Perché non ha agito autonomamente promuovendo, ad esempio, una class action.
    Mahh già, l’opposizione … non sa neanche di cosa si sta parlando … confonde la corte dei conti con la cassazione … roba da ridere!!!!

  8. Grillo sparlante, ma tu che dici? Ma quale cassazione, ti confondi con il diritto amministrativo a te più congeniale ! Se come dici tu competente e’ il giudice del lavori allora anche la prima sentenza era illegittima.quindi?

  9. E poi dimmi quale legittimazione avrebbe il comune. E secondo quale norma avrebbe capacità processuale in un giudizio contabile?

  10. grillo sparlante

    Non sono amministrativista ma ti invito a leggere l’art. 111, comma 8, della Costituzione che così recita: “Contro le decisioni del Consiglio di Stato e della Corte dei conti il ricorso in Cassazione è ammesso per i soli motivi inerenti alla giurisdizione”.
    Tu che, molto probabilmente, fai tutt’altra professione, devi sapere che la suddetta norma la conoscono gli studenti del primo anno di giurisprudenza, laddove si studia il diritto costituzionale, ed è l’unico strumento di possibile impugnazione della sentenza della sezione centrale della Corte dei conti di cui si discute proprio perché il giudice contabile ha invaso la competenza giurisdizionale del giudice del lavoro.
    Non so se ti sei convinto ma, conoscendoti, temo di no!!!

  11. grillo sparlante

    La legittimazione del comune deriva proprio dalla norma della costituzione sopra richiamata avendo interesse l’ente a far cassare la sentenza nella parte in cui statuisce che al dipendente spetta il posto di dirigente unico e questo il giudice contabile non lo poteva dire ma avrebbe potuto dirlo solo il giudice del lavoro.
    Ti è chiaro ora?

  12. Gianpiero Martone

    Mi sono confuso e l’ho scritto. L’ opposizione l’ha proposta la class-action ma non è stata accolta dal Sindaco. Fu dichirato anche in Consiglio Comunale e fu messo a verbale. Fu messo a verbale nello stesso momento in cui gli fu fatto notare al Sindaco che la sospensione come dirigente fatta al’ impegato in questione fu votata da un parente entro il quarto grado e quindi la delibera è invalidata. Il Sindaco fece notare che non era solo lui il parente, ma anche l’ Assessore Zanfagna Marco rientrava nella parentela entro il quarto grado. Inoltre, giusto per essere chiari ed onesti, il Capo Gruppo Lino Martone sostiene quello che dice il Signor Grillo Sparlante, cose dichiarante e messe a verbale.

  13. grillo sparlante

    Caro Martone la class action non si chiede al sindaco ma alla cittadinanza che, in definitiva, sostiene la notevole spesa per pagare al dipendente in questione oltre 100 mila euro l’anno di stipendio e, quindi, è proprio la cittadinanza ad avere interesse a promuovere l’azione legale.
    Dal sindaco cosa ci si aspettava???
    Lui tutela l’interesse generale, la legalità e la trasparenza amministrativa, per cui non può che approvare la promozione di un suo congiunto.
    Per cui vi siete rivolti all’indirizzo sbagliato, ossia a quello meno indicato, per promuovere la class action anche perché questa è un’azione esclusivamente riservata ad una collettività di interessati e l’amministrazione, lo ripeto, aveva il DOVERE di agire autonomamente contro la sentenza che cagionerà un notevole spreco di risorse la cui incidenza ricadrà nelle tasche di noi vairanesi.

  14. Grillo, hai molte idee e davvero confuse, quello che dici e’ fuori da ogni logica di diritto ed è meglio che ti ripassi la normativa sulla procedura inerente i giudizi per la responsabilità contabile. Comunque, anch’io conoscendoti, ti lascio alle tue idee bislacche. P.s. Lasciate perdere la lista torre (o lista Martone) che non solo confonde la corte dei conti con la cassazione, ma crede ancora di fare politica e che i cittadini gli hanno preferito Cantelmo per chi sa quali promesse elettorali (3400 promesse?) e non perché li conoscono bene e sanno di quello di cui sono stato e sono capaci di fare.

  15. Mi sembra che come al solito si sia perso il vero senso dell’articolo, cioè c’è una crisi dell’amministrazione ? Indipendentemente dai motivi, che possono essere condivisibili, ma che denotano una scollatura tra gli amministratori. E poi che significa rimettere una delega e tenere le altre? In politica o si è d’accordo con l’azione amministrativa o si è contro. A maggior ragione per chi si è candidato a rappresentare il nuovo a Vairano. E il sindaco che fa? Consente un dissenso da parte di un suo assessore senza dire intervenire spiegando alla cittadinanza quello che succede? Alla faccia della tanto decantata trasparenza che doveva caratterizzare questo ” nuovo corso”. Ma cosa più grave a quasi due anni dall’elezioni cosa si è fatto? Si è solo perso tempo a discutere,promettere, “programmare” ( come ama dei il sindaco) ma di concreto? Nulla! Ed ora questa ulteriore pagliacciata. Caro assessore Del Vecchio lei non è d’accordo con l’operato del sindaco e dei suoi colleghi su una cosa di vitale importanza per l’ente, e allora si dimetta e vada all’opposizione o meglio vada a casa, con la speranza che venga seguito anche dai suoi compagni di avventura. Meglio un commissariamento che questo scempio.

  16. Rispondendo alla domanda del giornalista, ma perché a lei risulta che a Vairano c’è qualche politico? Perché io vedo solo personaggi che hanno utilizzato, e utilizzano, la politica per i propri interessi. Che sono gli stessi che alle prossime elezioni si presenteranno e avranno anche seguito. Possibile che a Vairano non c’è chi si vuole apertamente impegnare politicamente per il bene del paese e non solo per quello personale? E pure ci sono tante professionisti che potrebbe almeno cercare di migliore quello che una volta era il fulcro delle nostre zone ed ora è stato ridotto, anche per il disinteresse di qualcuno, all’ultima ruota del carro.

  17. cristiano ronaldo

    Alfio condivido quasi tutto, tranne il passaggio dove citi i professionisti, sta proprio là il problema della politica locale e forse centrale. I professionisti, proprio perché tali antepongono sempre gli interessi privati a quelli della comunità. Fino a quando i Sindaci e gli Assessori non devono dare conto a nessuno,(purtroppo non ci sono più i partiti), questi faranno sempre e solo gli interessi personali/familiari/del potente che li ha fatti eleggere.
    p.s.
    Giampiero, è bello parlare con chi non conosci almeno in WEB, altrimenti conoscendo la persona potresti lasciarti influenzare nel dare risposte vere e spontanee. Ciaooooo.

  18. Quanti professori di mandolino!