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RIARDO / CASERTA – Ferrarelle, dopo Cantù Basket sponsorizza anche la Scala di Milano. Al Nord “cifre importanti”, ai Casertani briciole. La difesa di Pontecorvo

RIARDO / CASERTA –  Dopo Cantù  Basket tocca alla Scala di Milano. Ferrarelle decide, ancora,  di investire – in publbicità – nel profondo Nord dell’Italia. Le cifre importanti vanno al Nord, a Caserta e ai Casertani solo le briociole. Sembra essere questa la convinzione diffusa fra i casertani. L’azienda delle acque minerali si difende:  «Mentre per Vitasnella la sponsorship col Cantù, che non vale 500mila euro ma molto meno, è pressochè l’unica attività di comunicazione, Ferrarelle si impegna sul territorio casertano in moltissime attività di sostegno e di responsabilità sociale di impresa». Lo afferma MIchele Pontecorvo che rimarca la collaborazione con FAI: «La più importante è con il Fai-Fondo Ambiente Italiano, attività in cui abbiamo investito negli ultimi quattro anni diverse centinaia di migliaia di euro e che hanno consentito di mettere il parco delle sorgenti a disposizione della comunità, difendendo un patrimonio di biodiversità e di tradizioni agricole della valle d’Assano ancora incontaminato».
Dimentica, ovviamente, Michele Pontecorvo che parte di quel patrimonio di biodiversità di cui parla è nato grazie al lavoro – durato tre anni – delle squadre della Comunità Montana del Monte Maggiore che hanno  collocato a dimora, su 15 ettari di proprietà Ferrarelle, circa ottomila piante forestali, anche queste fornite a costo zero da vivaio forestale di Baia e Latina. Tutto, insomma,  a costo zero per l’azienda della famiglia Pontecorvo.
Ferrarelle, sempre attraverso di Michele Pontecorvo, precisa che «C’è poi una risposta costante alle esigenze territoriali con il nostro contributo in tutte le occasioni portatrici di valore al casertano. Tra queste il ‘‘Settembre al Borgo” di cui siamo stati main sponsor, il restauro dell’antico borgo di Casa Hirta ma soprattutto il nostro storico sostegno proprio alla Juvecaserta, di cui siamo partner ufficiale da due anni e di cui in passato siamo stati anche co-sponsor assieme alla Pepsi. Il nosto è un impegno costante e dire che l’azienda Ferrarelle si arricchisce in Campania e porti le risorse altrove è una vera e propria castroneria campanilistica. Spero che si ponga fine a questa polemica, siamo una famiglia campana, la nostra azienda è italiana, e come tale pensa, agisce e vive».

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5 commenti

  1. Non hai capito che questi sono tirchi di famiglia , domanda ai trasportatori di pietramelara e riardo come stanno piangendo ex gestione francese la fattoria e solo fumo per non farsi inquinare le falde acquifere se no sarebbe la loro rovina più che per I riardesi. hanno diminuito del 30 % le tariffe mentre il gasolio saliva mandando nella disperazione oltre 30 famigli. Vergogna andate via da riardo !!

  2. Colpa della Regione Campania che gli fa prelevare l’acqua gratis da tutto il bacino che è molto più esteso dei loro terreni, ovviamente, e I Riardesi zitti a lemosinare !
    Raccontaci un po perché un tuo concittadino si voleva suiciadare con I farmaci e poi successivamente se è presa con ex socio!!

  3. parliamo invece dei trasportatori che non pagavano a nessuno…..loro incassavano regolarmente e via andare a autisti rumeni e non pagare tasse, fornitori e poveri cristi…loro sono la roviuna di riardo e pietramelara non ferrarelle che paga sempre

  4. e che paga le briciole a risparmiato milioni di euro sei miope o sei uno di loro !!!!!

  5. ma se sono falliti ! e hanno dovuto vendere i camion interi !!!! che dici neghi evidenza dei fatti !!!!!!! semmai ci sono arrivati a quel punto perche stavano in una situzzione disperata !!!!!!!!!!!!!!