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Vairano Patenora – Degrado di Taverna della Catena, l’azione della Proloco


vairano patenora. La Pro Loco di Vairano in occasione dell’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia, spinta dall’impulso a ricercare soluzioni possibili da dare alla tormentata vicenda dell’antica “Taverna Catena”, il cui degrado fa temere una sorte analoga a quella che ha riguardato l’Armeria dei Gladiatori di Pompei, ha presentato un appello al Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro con la richiesta di un “tavolo tecnico”, che definisca gli strumenti di “conservazione” del complesso monumentale.
La struttura, infatti, invasa da rovi e arbusti infestanti, è a rischio crollo nella sua parte più antica.
La legislazione vigente (cfr. in particolare la recente Legge Regionale N.19 del 29 dicembre 2010 “Valorizzazione dei luoghi ad alta importanza storica per l’Unità d’Italia [..] nel territorio di Terra di Lavoro” finalizzata, fra l’altro, alla conservazione dei monumenti emblematici del 150°), si ritiene possa essere invocata dal Comune per chiedere che la Regione intervenga, perché il Ministero dei Beni Culturali, ai sensi dell’art. 32 del “Codice dei Beni Culturali”, imponga ai proprietari del complesso di Taverna Catena di porre in essere gli interventi necessari per assicurare la conservazione del bene monumentale, oppure perché lo stesso Ministero vi provveda direttamente.
Il tentativo è quello di portare l’attenzione sui tre grandi beni culturali del Comune (Abbazia della Ferrara, Borgo medievale di Vairano e Taverna Catena) al fine di stimolare gli Amministratori locali e regionali a prendere l’iniziativa di progettare interventi idonei per salvaguardare e tutelare tali beni. Soprattutto, per Taverna Catena, un monumento di fondamentale importanza per l’Unità d’Italia, è essenziale che l’aministrazione comunale avvii contatti con la VI Commissione Cultura della Regione Campania, affinché visiti il monumento che è dichiarato dallo Stato Italiano con proprio Decreto del 6/4/1967 di “interesse particolarmente importante ai sensi dell’art. 2 della L. N° 1089 del 1939…, perché costituente elemento dominante del quadro naturale della scena del quale si svolse lo storico incontro, con cui si conclude il processo unitario del risorgimento nazionale tra Vittorio Emanuele II e il Generale Giuseppe Garibaldi”. La Pro Loco e le altre associazioni che hanno promosso l’iniziativa (“I Mille”, “Angelo Broccoli”, “I Lupi del Vairo”, “l’Istituto Giuseppe Garibaldi”), si impegnano a fare la loro parte, chiedendo al Presidente della Commissione Antonia Ruggiero di intervenire, come prevede la recente Legge Regionale

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