Ultim'ora

PIGNATARO MAGGIORE – Violenza privata, sotto processo un parente del boss Lubrano

PIGNATARO MAGGIORE –  Al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere pochi giorni fa si è tenuta una nuova udienza del processo – nato dalle indagini dei valorosi magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, dott. Giovanni Conzo e dott.ssa Liana Esposito – sulla caccia all’uomo orchestrata dalla potente e sanguinaria cosca mafiosa di Pignataro Maggiore Lubrano-Ligato contro il giornalista Enzo Palmesano. Imputato per violenza privata con l’aggravante camorristica (essendo nel frattempo defunto Vincenzo Lubrano, complice e mandante) è un nipote acquisito di “don” Vincenzo, Francesco Cascella, un militare di carriera. Cascella è accusato, in combutta con Vincenzo Lubrano, di essere autore delle pressioni (peraltro documentate da una impressionante serie di intercettazioni telefoniche e ambientali captate nell’ambito dell’“Operazione caleno” del 23 febbraio 2009) a seguito delle quali un quotidiano di Terra di Lavoro  pose fine alla collaborazione di Enzo Palmesano. Nell’udienza del 16 dicembre 2011, presente in aula l’imputato Francesco Cascella, con il difensore di fiducia Giuseppe Romano, quest’ultimo anche in sostituzione dell’altro difensore, l’avvocato Carlo Taormina. Presente  la parte offesa e costituita parte civile Enzo Palmesano, con l’avvocato Salvatore Piccolo di Luigi. Pubblico ministero di udienza uno dei due magistrati titolari dell’inchiesta denominata “Operazione caleno”, la dott.ssa Liana Esposito.  La prossima udienza si terrà il 27 gennaio 2012, quando ci sarà la deposizione più importante del dibattimento, quella del giornalista Enzo Palmesano.

Guarda anche

PIGNATARO MAGGIORE – Caso Magliocca, parlano i testimoni della difesa

PIGNATARO MAGGIORE – Caso Giogio Magliocca, l’ex sindaco di Pignataro Maggiore – attraverso i propri  …