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AILANO – Furto e calunnia, Valerio Cappello: “Sono Innocente”

AILANO. Furto e calunnia, Valerio Cappello respinge tutte le accuse. Il 36enne di Ailano precisa che “gli strumenti musicali presi in prestito dal signor Paolo di Faicchio erano stati da me successivamente venduti in base ad un preciso accordo preso con quest’ultimo. I soldi ricavati dalla vendita dei bassi avrebbero compensato la prestazione musicale – tenuta dalla mia banda – commissionata al sottoscritto dallo stesso Paolo in occasione di una festa. Visto che il signor Paolo non era disposto a pagare e considerato che avevo bisogno dei soldi per pagare i componenti della banda musicale, lui mi disse che avrei potuto tranquillamente vendere i bassi presi in prestito per il concerto” . I fatti contestati dalla Procura sammaritana risalgono al mese di aprile del 2009. I pubblici ministeri, invece, sostengono che Cappello sporse, presso il comando dei carabinieri, denuncia di smarrimento dell’auto in cui si trovavano anche gli strumenti musicali presi in prestito per il concerto. Quando non credeva più di recuperare i suoi strumenti, per mera casualità, la presunta vittima del furto venne informata dal titolare di un negozio di musica, il quale sosteneva di essere in possesso di due strumenti musicali che, in passato, aveva ricevuto dallo stesso signore di Faicchio per farli riparare. Avendoli riconosciuti immediatamente, il rivenditore prese ad informare l’uomo. Prossima udienza fissata per il mese di febbraio del 2013. Cappello e sua moglie, Silveria Luciani – anch’ella coinvolta nel procedimento -, sono intenzionati a gridare la loro innocenza. Francesco Mantovani