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SESSA AURUNCA – La città ricorda Mimmo Calenzo, il cronista morto in un incidente stradale

SESSA AURUNCA (Alfredo Bovenzi) –  A nove anni dalla prematura sua scomparsa, Sessa oggi ricorda il caro amico Mimmo Calenzo.  Ricorre, infatti oggi – era l’11 Novembre del 2004 – il nono anniversario del terribile incidente stradale in cui trovò  tragicamente la morte il caro amico e collega del Giornale di Caserta; fatto che scosse terribilmente – e ancor oggi scuote – gli animi di tutti quelli che lo conobbero, che gli furono amici, che ebbero modo di stimarlo e di volergli bene; inducendo tutti a un mesto e commosso ricordo. Il sinistro accadde nei pressi del primo bivio per Cellole, in direzione Sessa-Formia; e, secondo alcuni, è ancora inspiegabile se non attribuendone la causa alla pessima manutenzione che tipizzava al tempo quel tratto di strada. E, infatti, se ancor oggi tutto il tratto di Appia nei Comuni di Sessa e Cellole certamente non brilla in quanto a manutenzione, all’epoca, tutta la zona del sinistro era ben nota a tutti come altamente pericolosa e sdrucciolevole, specie su fondo bagnato. E furono proprio queste le condizioni climatiche in cui si consumò amaramente il destino dell’amico e collega Mimmo. E’ chiara la impossibilità di tornare indietro, ai giorni antecedenti quel maledetto 11 Novembre di nove anni fa; ma la domanda che la gente, la famiglia di Mimmo e tutti si pongono è “perché solo ora”? E, infatti, solo successivamente a quel sinistro, quel tratto di strada fu rimesso a nuovo, per poi essere nuovamente abbandonato a se stesso.  Era, dunque, proprio necessario arrivare al sacrificio di Mimmo (o di chiunque al suo posto) per rimettere a posto, e sia pur temporaneamente, le cose?  Molti ancora ricordano che pianse anche il cielo il giorno del funerale; attraverso una pioggia torrenziale nel corso della celebrazione del rito.   A tutti coloro che ancora piangono il caro amico Mimmo va il commosso ricordo e il calore dell’intera cittadinanza di Sessa, in questo particolare giorno di dolore, di vuoto incolmabile e di  rimpianti; ma si aggiunge a essi il ricordo di tutti noi che, oltre alla personale amicizia, condividemmo con Lui, e ancora condividiamo, la Sua stessa passione e attività giornalistica, sia pure dalle pagine di un’altra testata.

 

 

 

 

 

 

 

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