Roccamonfina – Si è svolta poco giorni fa una nuova udienza del processo nato dalla vicenda avvenuta nel luglio del 2020 in piazza Nicola Amore, cuore pulsante della comunità di Roccamonfina. Sul banco dei testimoni è salito uno dei carabinieri che condusse le indagini sul caso e che acquisì le immagini delle telecamere di sicurezza. Dalle riprese si vede una vettura passare, compatibile con quella dell’imputato. Dalle immagini, invece, non vede uno dei testimoni chiavi. Nella piazza non c’è. Probabilmente era in qualche locale che affaccia sulla piazza, questo avrebbe permesso al teste di vedere quanto stava accadendo senza essere ripreso dalla telecamera. Chiaramente è un aspetto sul quale si snoderà la discussione delle parti. Si tornerà in aula il prossimo mese di gennaio 2026 per ascoltare altri testimoni. La vicenda prende avvio quando un uomo a bordo di una BMW si avvicinò a Vittorio De Filippo – all’epoca dei fatti vice sindaco – mimando con la mano il taglio della testa. Non contento il conducente della BMW fece un altro giro intorno alla piazza e arrivato nuovamente vicino a De Filippo mimò con la mano lo sparo di una pistola. L’ex vice sindaco, attuale presidente della fondazione Nicola Amore, annotò il numero di targa della vettura e presentò denuncia presso la locale stazione carabinieri. Le indagini hanno portato all’individuazione del presunto responsabile dei fatti. Sul banco degli imputati è finito Marco Capezzuto, Poliziotto Municipale all’epoca in servizio a Conca della Campania. Per quei fatti la Procura della Repubblica ha chiesto il processo a carico di Capezzuto. Di Filippo, la parte offesa, ha affidato la propria difesa all’avvocato Gabriele Gallo, mentre l’imputato, Capezzuto, ha affidato la propria difesa all’avvocato Luca Monaco.
FOTO DI REPERTORIO
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