ALIFE – Gente che per anni aveva pregato davanti a tombe vuote, cadaveri la cui identità non sarà mai accertata. Lo scandalo esplose in maniera improvvisa e violenta nel 2017 quando un blitz dei carabinieri della compagnia di Piedimonte Matese portò alla luce la mala gestione del camposanto del paese. Vennero alla luce locali vuoti e cadaveri “misteriosi” alcuni dei quali resteranno per sempre senza una vera identità. Uno dei principali responsabili di quella vicenda fu identificato in Giovanni Cassano che attualmente si trova ancora sotto processo penale per i fatti a lui contestati. Nell’immediatezza dei fatti Cassano fu prima sospeso dal lavoro e poi licenziato. Proprio contro la scelta della macchina amministrativa Cassano – attraverso l’avvocato Antonio Galardo – ha fatto ricorso al giudice del Lavoro che pochi giorni fa ha emesso la sua sentenza, imponendo la riassunzione di Giovanni Cassano a cui il municipio dovrà corrispondente anche tutti gli stipendi arretrati (per un totale di circa 70mila euro) e versare tutti i contributi previdenziali previsti.
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