Caserta / Chiavari – La donna, Nada Cella, lavorava come impiegata all’interno di uno studio di commercialisti. Il 6 maggio del 1996, quando aveva 24 anni, venne uccisa proprio all’interno di quello studio. Ad ucciderla, secondo la Procura della Repubblica, fu Anna Lucia Cecere, di Caserta, oggi insegnante, che avrebbe agito perché mossa dalla gelosia; infatti, secondo la pubblica accusa, voleva prender eil posto di lavoro di Cella. Nell’ultima udienza del processo Il pubblico Ministero ha invocato le aggravanti della crudeltà e dei futili motivi contro l’imputata. Ergastolo. Questa la pena invocata nei confronti di Anna Lucia Cecere, la docente casertana accusata dell’omicidio di Nada Cella. La sentenza è prevista a dicembre.
Nadia Cella
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