Mondragone –  Comitato elettorale di Zannini nella casa dell’imprenditore Capizzi la cui anzienda andò a fuoco a settembre

Mondragone – E’ sicuramente curioso che Giovanni Zannini, presidente della commissione ambiente della regione Campania, scelga di creare il proprio comitato elettorale all’interno di una struttura di proprietà di un imprenditore la cui azienda, qualche mese fa, è andata in fiamme. Un incendio le cui cause ancora restano non chiarite e che creò forte allarme in tutta la popolazione perché a bruciare fu il cloro. Una scelta, quella di Zannini, che sta accendendo discussione e alimentando interrogativi in paese.
Il presidente della commissione regionale ambiente ha aperto il suo comitato elettorale nell’abitazione di Gianni Capizzi, un imprenditore che proprio per l’incendio del suo capannone potrebbe anche essere oggetto di indagine (anche se di questo al momento non vi è certezza) per inquinamento ambientale. L’incendio devastò il capannone ubicato via Castel Volturno,  a Mondragone, a due passi dall’ex Idac foods.
Nell’immediatezza di quel rogo – durato diversi giorni – proprio Zannini, attraverso un video postato sul proprio profilo social, scartò l’ipotesi del dolo affermando che in quella struttura non vi era nemmeno energia elettrica. E qui ancora un dubbio: se fosse stato, se quella struttura fosse stata senza energia elettrica, come avrebbe avuto l’agibilità?
Ma c’è un altro aspetto curioso secondo cui  quel capannone era già oggetto di un precedente sequestro, quindi non poteva essere utilizzato in alcun modo. Se anche questo dovesse trovare conferme, allora la scelta di Zannini (presidente della commissione ambiente regionale) di insediare il proprio comitato elettorale nei locali dell’imprenditore Capizzi, appare quanto mai “bizzarra”.

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