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Sessa Aurunca / Teano – Il candidato usa e getta e il teatrino dell’onorevole, potrebbe essere questo il titolo di un film – chiaramente tragico-comico – per raccontare la vicenda. Da anni Massimo Schiavone “corre” appresso a quelli del Partito Democratico – impegnando anche ingenti risorse finanziarie personali – per tentare la scalata al parlamento regionale e poi a quello nazionale. Ha provato anche con qualche altro, tipo Bosco, riuscendo a farsi bruciare anche in quel caso. Ma il rapporto fra Schiavone e il PD appare essere come quelle relazioni amorose tossiche dove uno dei due non riesce a lasciare l’altro nonostante le mortificazioni continue.
Durante la campagna elettorale per le ultime Europee, Massimo Schiavone, candidato nel PD, lavorò per Pina Picierno. Nei tanti incontri e riunioni fatte allora sul territorio, Schiavone assicurava: “non ho alcuna possibilità di essere eletto, ma dobbiamo aiutare Pina Picierno che mi ha assicurato una candidatura alle prossime regionali”. Era questo, in estrema sintesi, il messaggio che Schiavone lanciava durante quelle riunioni. Purtroppo, per Massimo Schiavone, le promesse sono rimaste tali e lui, anche stavolta, non è stato candidato. Fin qua il dramma politico di Schiavone.
Ora c’è l’aspetto divertente che emerge ascoltando e leggendo le parole dell’Europarlamentare Pina Picierno che con le solite lacrime di coccodrillo ha puntato l’indice contro i vertici del partito democratico accusandoli di opacità e incapacità nella formazione della lista (quella della provincia di Caserta).
Suvvia, onorevole. Vuole far credere che se veramente avesse voluto Schiavone come candidato, non sarebbe riuscita nell’impresa? Il timore è che lei abbia sfruttato l’occasione per liberarsi di una figura scomoda e ingombrante come quella di Schiavone, chiaramente dopo averlo spremuto bene come un limone (politicamente parlando). E ora, chiaramente, Picierno ha scaricato le colpe di tutto su altri.
