Cellole – “Sono belle le tue unghie”, questo l’apprezzamento che avrebbe scatenato la lite culminata in omicidio. Si è svolta oggi una nuova udienza del processo, presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, a carico dell’assassino di Roberto Fusciello. L’imputato Gianluca Sangiorgio è accusato di aver ucciso con una testata il giovane artigiano di Cellole, durante una banale lite. Oggi è stata sentita, come testimone, una dipendente della sala scommesse davanti alla quale avvenne il delitto ed acquisito i verbali di sommarie informazioni di altre persone sentite nel corso delle indagini. La dipendente avrebbe parlato in particolare degli apprezzamenti fatti dalla vittima alla figlia dell’assassino, secondo la teste Fusciello avrebbe detto: “che belle le tue unghie”.
Si tornerà in aula il prossimo mese di dicembre 2025 per ascoltare il medico legale e il perito che ha eseguito le trascrizioni delle registrazioni delle telecamere.
L’imputato rischia l’ergastolo. Infatti come scrisse il giudice per le indagini preliminari durante la convalida dell’arresto Gianluca Sangiorgo è accusato di omicidio volontario. Un’accusa che, in caso di condanna, prevede anche la pena all’ergastolo. L’omicidio di Roberto Fusciello, secondo il giudice per le indagini preliminari, fu determinato da un’azione spietata messa in atto da Sangiorgio, un uomo descritto in paese come violento e facilmente irascibile. L’imputato è difeso dall’avvocato Gianluca Di Matteo mentre le parti civili sono difese dagli avvocati Federico Caporaso e Marco Andrea Zarone.
Leggi anche:
PaeseNews quotidiano di Terra di Lavoro online Le notizie di Caserta e provincia