Alife / Faicchio / Nola – Entrerà nel vivo, il prossimo mese di marzo 2026, il dibattimento del processo nato dalla morte di un motociclista, tragedia avvenuta lungo la strada provinciale nel territorio del comune di Alife. Sul banco degli imputati c’è un imprenditore agricolo di Faicchio coinvolto nel sinistro stradale che causò la morte di un motociclista. Nell’udienza di pochi giorni fa il giudice ha nominato alcuni periti per le necessarie relazioni tecniche.
Due i fattori che sembrano essere stati determinati nella tragedia: la forte velocità con cui viaggiava la moto e un sorpasso azzardato. C’era un imprenditore agricolo di Faicchio alla guida del piccolo veicolo commerciale coinvolto nel sinistro stradale avvenuto, qualche anno fa, lungo la strada provinciale che collega la zona di Dragoni con Alife e poi Piedimonte Matese. Michele D’Onofrio trasportava balloni di foraggio ed aveva quasi completato la manovra di svolta a sinistra. Improvvisamente sarebbe sbucata la moto che – secondo alcuni testimoni – viaggiava a forte velocità e stava superando la fila di veicoli che attendevano proprio che l’autocarro guidato da D’Onofrio liberasse la corsia. Inevitabile l’impatto che ha determinato la morte del 48enne Aniello De Luca. Negativi tutti gli esami tossicologici e alcolemici sul sangue di D’Onofrio. Non aveva né bevuto, né assunto alcun tipo di sostanza stupefacente. La vittima residente a Polvica, frazione del comune di Nola, era in zona con un gruppo di motociclisti, probabilmente per raggiungere l’alto Matese.
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