Softlab avrebbe dovuto garantire un futuro occupazionale a tutti i circa 250 ex Jabil, come peraltro scritto negli accordi siglati in sede ministeriale davanti alle diverse istituzioni, ma ciò non mai è avvenuto, anzi i dipendenti di Softlab Tech – tra cui anche 19 in servizio nella sede romana – sono stati quasi sempre in cassa integrazione senza produrre nulla, e ciò fino alla doccia gelata ma attesa dell’annuncio avvenuto qualche mese fa da parte della proprietà della cessazione di ogni attività. Nel tempo dei quasi 250 lavoratori che inizialmente componevano l’organico di Softlab Tech, molti – specie gli ex Jabil ormai sfiduciati – si sono dimessi, e oggi sono meno di 150. L’avvio della procedura di licenziamento collettivo spegne ogni speranza di una ripresa dell’attività nel Casertano, anche se al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) sono in corso colloqui per ricollocare gli addetti in altre realtà produttive del territorio. Softlab Tech è società del gruppo Softlab, che ancora ha alcune centinaia di dipendenti tra le sedi rimaste di Roma e Lecce.
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