Caserta – Il caso Pignetti e l’inconsistenza dei vertici casertani di Fratelli d’Italia

CASERTA – Ormai una cosa è chiara: il peso dei parlamentari casertani di Fratelli d’Italia è così inconsistente che chi comanda davvero il partito in Terra di Lavoro così come nel resto della regione e cioè il candidato a Governatore nonché viceministro Edmondo Cirielli fa tutto ciò che gli pare. In alcuni casi senza neanche prendersi la briga di avvisarli prima come accadde, ad esempio, per la visita all’Asi di qualche mesetto fa dove solo in un secondo momento i vari Cangiano e Cerreto sono stati messi a conoscenza dell’arrivo del viceministro. E proprio da quella visita partiamo perché fu quello il momento esatto in cui prendeva corpo la oggi praticamente certa candidatura al consiglio regionale nelle file di FdI di Raffaella Pignetti, appunto presidente dell’Asi. Incarico che ricopre da oltre un decennio e durante il quale è stata punto di riferimento del centrosinistra. Da Graziano a Zannini il quale passa oggi in Forza Italia dopo un quinquennio da deluchiano di ferro. Tornando alla Pignetti, la domanda che è lecito porsi è questa: possibile che FdI che è primo partito in Italia arrivi a candidare una figura che con gli ideali del partito non c’entra praticamente nulla? Una figura che come già detto è stata sempre un preciso riferimento in zona del centrosinistra? Ma qui tutto è possibile. Lo dimostra il fatto che in FdI basta essere una pupilla di Cirielli e ti becchi pure una candidatura al consiglio regionale. Con buona pace di tutti gli equilibri interni e con buona pace di chi nel tempo ha lavorato sui territori nell’interesse del partito

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