Elezioni Regionali Campane: Centro Destra lacerato da lotte interne, le prime importanti mosse del Centro Sinistra

Napoli / Caserta (di Libero del Monte)Chi e soprattutto dove si vinceranno le imminenti elezioni? Può il centro destra vincere queste elezioni?
Molti dicono “dipende” da quante trasferte sarà disposta a fare in Campania il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e se darà a Napoli ed agli altri capoluoghi di Provincia gli stessi spazi e le stesse energie che ha riservato alle Marche nella recentissima tornata elettorale. Ma analizziamo la situazione nella nostra Provincia dove più che mai la situazione, oggi, riflette esattamente questo corollario. Nel centro destra, dove la Lega non è finora riuscita ad eccellere e non lo farà nemmeno in queste elezioni, si contendono una buona fetta di elettorato Fratelli d’Italia e Forza Italia; ma queste ultime si contendono, soprattutto, il ruolo di partito guida del centro destra. Forza Italia, dal canto suo, forte della campagna acquisti fatta recentemente da Fulvio Martusciello, spera di superare i 50.000 voti in Provincia di Caserta. Fratelli d’Italia, invece, nonostante le new entry rischia di arrivare, proprio in questa Provincia,  secondo. Se si sommano i voti che presumibilmente raccoglieranno i singoli grandi elettori in odore di candidatura (Santangelo 8800, Stellato 6600, Roma, Tamburro, Piscitelli 5400 e Scala) il partito potrebbe arrivare ad oltre 35.000 preferenze. Un po’ poche se si considera che circa 25.000 preferenze sono quelle previste in casa di Forza Italia come dote personale del solo Giovanni Zannini, nonostante proprio poche ore fa la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere abbia richiesto la proroga delle indagini per i reati di concussione etc. Ed allora mentre Forza Italia potrebbe addirittura “doppiare” FdI in Provincia di Caserta, mettendo al sicuro due seggi, il vero vincitore in Campania potrebbe essere davvero e di nuovo il Presidente  Giorgia Meloni o meglio quel 10% di voti “al partito e senza preferenze” che saranno espressi dai cittadini che non si riconoscono in nessuno dei candidati proposti. Se così fosse sarebbe un ulteriore segnale della ormai a tutti nota debolezza (se non irrilevanza) della locale classe dirigente (Cangiano, Cerreto, Petrenga ed altri) del partito che non è stata, ancora una volta, in grado di contribuire in maniera determinante alla crescita del partito sul territorio locale. Ma la vera partita delle Regionali Campane, lo sanno tutti, si gioca esclusivamente a Napoli e Provincia, posto che la popolazione residente è maggiore di quella delle altre quattro province messe assieme. E proprio a Napoli, mentre Cinque Stelle, partito democratico e partito di De Luca sono ancora molto ben radicati ed organizzati, il centro destra non sembra brillare quanto a iniziative di aggregazione e programmatiche, senza contare che il leader della colazione – il tanto atteso Edmondo Cirielli – sembra molto più concentrato ad organizzare e vincere quello che possiamo definire il derby tutto Salernitano contro il nemico di sempre Vincenzo De Luca, tralasciando, ahimè o ahilui, questo fondamentale teorema secondo il quale le elezioni campane si vincono o si perdono a Napoli e provincia, dove invece la colazione di centro sinistra guidata da Roberto Fico ha appena lanciato, anche con l’appoggio del PD, la prima mossa strategica: l’annuncio sul tanto atteso reddito di cittadinanza regionale. E come diciamo in questo periodo, ai posteri l’ardua sentenza, anzi agli elettori scheda e matita.

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