Italia – Israele: la vittoria è l’unico risultato possibile

Sembra quasi incredibile, ma sono bastati pochi giorni a far sì che la qualificazione al prossimo mondiale dell’Italia (tuttora in bilico) divorasse tutta l’attenzione della stampa sportiva made in Italy. In effetti, a pochi giorni dal verdetto decisivo, sono state spazzate via tutte le attenzioni mediatiche attorno agli argomenti principali di Serie A. Ad oggi infatti, non c’è altra notizia che tenga! La crisi della Fiorentina (mai così male da 100 anni), la pareggite della Juventus di Tudor, la riscossa dell’Inter di Chivu, l’esplosione di Hojlund del Napoli e i 15 punti conquistati zitto zitto dalla Roma di Gasperini.

Sono tutti argomenti passati improvvisamente in secondo piano rispetto alla partita tra Italia e Israele, in programma per il prossimo 14 ottobre alle 20:45. L’attenzione di stampa e tifosi si è moltiplicata non solo per l’importanza sportiva dell’evento, ma anche per le continue richieste dei Comitati per la Palestina di rinviare la partita ed estromettere Israele dalla competizione. Udine è già in pre-allerta per il match e tra poco scopriremo anche le parole di Gattuso in merito.

Il pronostico su Italia – Israele

L’Italia parte con i favori del pronostico: il peso dei tre punti (obbligatori) in palio e la superiorità tecnica degli Azzurri lasciano pochi dubbi agli analisti. Tuttavia, l’Israele visto nell’ultima uscita ha dimostrato di non arrendersi facilmente, tenendo viva l’incertezza sull’esito finale. Un elemento che rende il match meno scontato di quanto sembri.

Quindi, per chi volesse scommettere sull’evento, potrebbero tornare utile informarsi sui principali operatori sul mercato, attraverso la comparazione dei bonus scommesse per i nuovi utenti, in modo tale da ridurre il rischio di eventuali perdite qualora la giocata non dovesse andare a buon fine. Ricordiamo infatti che già il match d’andata è stato a dir poco ricchissimo di colpi di scena, con tanto di risultato finale di 4-5 a favore degli azzurri.

A proposito, sulla carta appaiono davvero molto interessanti le rispettive statistiche a supporto dell’Over 2.5. Infatti, questo esito è saltato solo in una delle ultime 7 partite dell’Italia e in più, è stato sempre presente in tutte le ultime 5 partite di Israele. L’unico dubbio sulla possibilità che la partita offra almeno 3 reti complessive al termine dei 90 minuti? Un’eventuale eccesso di tensione.

La formazione di Israele

Difficilmente il Ct. Ben Shimon rinuncerà al suo collaudato 4-5-1 ad alta produzione offensiva. Molto complessa sulla carta la gestione del turn over, dato che tre giorni prima gli israeliani saranno impegnati nella trasferta in casa della capolista Norvegia. Il commissario tecnico si troverà di fronte ad un bivio: provare il tutto per tutto oppure dosare le energie? Da sottolineare che nella partita d’andata nessuno dei giocatori più attesi è andato in goal: né Glouck (al momento all’Ajax), né il bomber Baribo (spesso in ballottaggio con Turgeman), né Salomon (al momento al Villareal, in prestito dal Tottenham).

La formazione dell’Italia

C’è chi è pronto a scommettere sul fatto che Gattuso schiererà due formazioni tra loro molto diverse per Estonia e Israele. C’è chi ipotizza un 4-4-2 molto offensivo (addirittura con Raspadori nel ruolo di esterno) per la partita di sabato e poi un 3-5-2 per lo scontro diretto. In entrambi i casi, sembra molto probabile l’ipotesi coppia d’attacco formata da Retegui e Kean. A proposito…

Nella settimana di avvicinamento alla partita, Gattuso ha dichiarato: “Chiesa mi ha detto di non essere al 100%. Kean deve dare di più!”. Poi, a differenza di quanto fatto da Antonio Conte nella pre-season di questa Serie A, Gattuso non ha gettato acqua sul fuoco e anzi, ha sottolineato l’obiettivo: “Vogliamo il Mondiale. Gravina ci ha detto che se non giochiamo, perdiamo 3-0. Certo a Udine troveremo pressione e pochissima gente all’interno dello stadio”.