RIARDO – Veleni PFAS nell’acqua, Greenpeace certifica: nessuna traccia nella Ferraralle

RIARDO –  Negli scorsi mesi Greenpeace Italia ha acquistato presso un supermercato di Roma sedici bottiglie di acqua minerale, appartenenti agli otto marchi più diffusi nel nostro Paese (Ferrarelle, Levissima, Panna, Rocchetta, San Benedetto, San Pellegrino, Sant’Anna e Uliveto) per testare l’eventuale presenza di PFAS (sostanze poli- e per-fluoroalchiliche). Nei campioni d’acqua di Ferrarelle e San Benedetto Naturale non è stata rilevata alcuna presenza di PFAS, mentre nei restanti campioni appartenenti a Levissima, Panna, Rocchetta, San Pellegrino, Sant’Anna e Uliveto è stato invece rilevato proprio il TFA.  Si tratta di sostanze chimiche note anche come “inquinanti eterni”, usate in numerosi processi industriali e prodotti di largo consumo, che si accumulano nell’ambiente e che sono da tempo associate a gravi rischi per la salute. Tra le molecole ricercate da Greenpeace Italia in questa analisi rientra anche l’acido trifluoroacetico (TFA), ovvero il PFAS più diffuso sul pianeta.  Il campione che ha fatto registrare il valore più elevato di acido trifluoroacetico è quello appartenente all’acqua Panna, (700ng/l), seguito dal campione del marchio Levissima (570 ng/l) e dal campione di acqua Sant’Anna (440 ng/l).

Guarda anche

Bancomat, mai lasciare lo scontrino nel cestino: potrebbero svuotarvi il conto corrente

Lasciare lo scontrino al bancomat può trasformarsi in un grave rischio per il conto corrente. …