CELLOLE – I fatti prendono corpo lo scorso mese di luglio 2025 quando un uomo, con il volto parzialmente coperto, entrò nel Bar del Sole, ubicato nel centro di Cellole, minacciando di dare fuoco alla struttura. Costrinse la barista presente – una dipendente – a consegnare una bottiglia di prosecco. Poi si allontanò rapidamente. Un reato commesso con l’aggravante di aver violato le restrizione della sorveglianza speciale. Oggi arriva l’ordinanza cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che impone all’uomo il divieto di dimora nel territorio del comune di Cellole. Inoltra l’indagato non potrà uscire di casa dalle ore 21 fino alle ore 6 del mattino successivo.
Il protagonista è sempre lo stesso: Michael Breglia, 30enne, già noto alle forze dell’ordine per le proprie scorribande con cui da tempo terrorizza l’intera zona.
La vicenda parte lo scorso 27 luglio quando , come emerge dalle indagini, Breglia minacciò un vicino di casa costringendolo ad accompagnarlo in auto fino a Cellole, qui entrò nel Bar del Sole e attuò il proprio piano. Scattò la denuncia che portò sul posto i carabinieri della locale stazione. In poco tempo i militari del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Sessa Aurunca – al comando del capitano Russo – inchiodarono l’autore alle proprie responsabilità. Il Pubblico Ministero della Procura di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto l’arresto per l’indagato, una richiesta non accolta dal GIP che al termine dell’interrogatorio pre-cautelare (come imposto dalla nuova norma) ha applicato a Breglia il divieto di dimora a Cellole e l’obbligo di restare nella sua casa di Carano (frazione di Sessa Aurunca) dalle ore 21 alle ore 6. La difesa di Breglia è affidata all’avvocato Gianluca Di Matteo.
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