Mondragone / Caserta (di Libero del Monte) – Tanto bussò, che qualcuno alla fine aprì …. Accade così che in Provincia di Caserta Forza Italia, due mesi prima delle elezioni Regionali, spalanca la porta a Giovanni Zannini. Da uomo di fiducia del potente Governatore De luca, a candidato in pectore e porta voti di un aspirante Governatore al momento senza volto, un’entità “fantasma” che il centro destra campano, ancora al 28 settembre, fatica a partorire. I commentatori maliziosi raccontano che la scelta del pluri votato Consigliere Casertano più che di natura ideologica, sia stata una scelta “forzata” e condizionata da tre fattori determinanti:
1) il veto, fermamente posto dal Candidato Ufficiale del centro sinistra alla carica di Governatore della Regione, l’Onorevole ed ex Presidente della Camera dei Deputati Fico alle candidature un po’ troppo “chiacchierate”;
2) l’indisponibilità di altri partiti (tra cui ad esempio Fratelli d’Italia) ad accogliere tra le proprie fila il Consigliere Regionale in fuga dalla coalizione di centro sinistra;
3) la promessa di una candidatura alle prossime politiche che lo traghetterebbe verso Roma e verso quella immunità Parlamentare che, a dirla tutta, oggi serve a poco …. ma che è sempre meglio averla, non si sa mai…. Forza Italia, a conti fatti e nella sua ottica utilitaristica, punta sul bagaglio di voti che il Mondragonese dovrebbe riuscire a traghettare, quasi fossero suo appannaggio personale (e probabilmente lo sono) da una sponda all’altra del guado elettorale.
Il rischio, non calcolato o forse sottovalutato dai Dirigenti di FI, è però quello collegato al peso “dell’assenza di coerenza ideologica / partitica” testimoniata dall’essere stato, Zannini, per 10 anni all’interno di una coalizione (quella di centro sinistra) ed avere spesso ironizzato sulla inconcludenza / incompetenza degli avversari con i quali da oggi in avanti – come se nulla fosse – dovrebbe andare a braccetto. Situazione che potrebbe spingere molti elettori a non condividere le finalità evidentemente utilitaristiche e soggettive che – alla fine – sono l’unico motore di alcune scelte. Il candidato Governatore del “campo largo”, Roberto Fico, viceversa, dal suo canto, seppur a digiuno di esperienza amministrativa diretta, potrà contare sul motto che sta già sdoganando “da noi (nel csx) liste pulite … e volti nuovi, dall’altra parte (cdx) ??”.
I cambi di casacca, i salti della quaglia, le giravolte elettorali, chiamatele come volete sono cose alle quali gli elettori rassegnati o disillusi sono ormai abituati, ma dalle quali, molti, moltissimi, forse la maggioranza di questi, si sentono anche e soprattutto nauseati. Senza contare che questi segnali di incoerenza ed instabilità rispetto ad un “credo partitico unidirezionale” sono la più tangibile e plastica testimonianza del decadimento ultradecennale dell’ideologia Politica e, di riflesso, il trionfo del clientelismo puro, grazie al quale alcuni referenti soprattutto locali riescono ancora oggi a traghettare “numeri” da una bandiera all’altra senza che le stesse abbiano più alcun contenuto programmatico, politico e di valori condivisi in nome di quella ideologia politica che si era scelto originariamente di abbracciare, diventando così gli “elettori” una massa amorfa di cui poter disporre a piacimento come potenziale incremento statistico da portare in dote a questo o a quel partito.
L’assenza di un nome da spendere validamente, le debolezze collegate alla discutibilità di alcuni nomi, l’essere diventato una sorta di refugium peccatorum consentirà a Forza Italia di porsi come partito rilevante ed attirante del centro destra campano?? O la purezza morale di alcuni slogan e l’effettiva candidatura di volti non chiacchierati farà la differenza in termini di affermazione? Ai posteri l’ardua sentenza ….anzi agli elettori scheda e matita!
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