RAVISCANINA / BAIA E LATINA – Si è concluso ieri il processo di primo grado a carico di un operaio di Baia e Latina, accusato dall’ex compagna di maltrattamenti e violenze, alcune attuate anche alla presenza del figlio minore. Sul banco degli imputati c’era Francesco Palumbo, 40enne, da diverso tempo residente nel piccolo comune ai piedi del Montemaggiore. Ad accusarlo la sua ex compagna Nerina De Rosa che non si è costituita parte civile. La coppia, all’epoca dei fatti, abitava a Raviscanina piccolo centro del Matese. La donna accusò Francesco di maltrattamenti aggravati e di violenze. Dopo una breve indagine scattò il processo a carico del 40enne durante il quale sono stati ascoltati diversi testimoni che non hanno mai confermato le accuse mosse dalla signora, anche alcuni familiari della donna hanno fornito versioni contrastanti dei fatti. Così, al termine del dibattimento, il giudice del tribunale sammaritano, sposando la tesi del difensore dell’imputato – l’avvocato Filippo Barberi Spirito – ha assolto Palumbo perchè il fatto non sussiste. Determinante anche l’assenza di referti medici e di prove concrete delle presunte violenze subite dalla donna. Francesco, dal canto suo, si è sempre dichiarato innocente respingendo ogni accusa.
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