TEANO – E se il devastante rogo scoppiato in località Palmieri fosse solo il frutto di un banale incidente, il risultato di un’azione colposa maturata senza alcuna intenzione di generare quel disastro?
L’ipotesi nasce dalla presenza di un gruppo di immigrati, quasi tutti provenienti dall’Africa, che sfruttavano i capannoni di Campania Energia come dormitorio. Utilizzavano i locali un tempo adibiti ad uffici. Sarebbero scappati, portandosi via i pochi bagagli, nell’immediatezza del rogo.
Questo il racconto fatto da più persone della zona i quali assicurano di aver visto più volte,nei giorni precedenti, quelle persone entrare e uscire dalla parte posteriore della struttura. Erano immigrati utilizzati nei lavori agricoli, forse proprio nelle aziende della zona.
L’incendio è scoppiato nel pomeriggio di sabato 16 agosto 2025 in un orario in cui i braccianti smettono di lavorare e tornano nelle loro case per mangiare e per prendersi cura della propria persona, per riposare. Magari qualcuno di quelli che dimoravano nei capannoni di Campania Energia potrebbe aver acceso un fornellino (quelli a gas da campo) per riscaldare dell’acqua per l’igiene personale; per preparare qualcosa da mangiare. Un banale incidente avrebbe scatenato poi l’inferno di fuoco durato oltre 12 giorni con la distruzione di migliaia di tonnellate di rifiuti di diverso genere.
Al momento, chiaramente, si tratta di una mera ipotesi che dovrà trovare conferma nelle indagini condotte dai vigili del fuoco e dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, attraverso i carabinieri del Corpo Forestale di Roccamonfina.
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