Ultim'ora

ROMA / CASERTA – Il PD “mostra” il meglio di se stesso. E questo dovrebbe essere il partito che si candida a guidare la Nazione? Poveri noi!

ROMA / CASERTA -Il Partito Democratico “mostra il meglio” di se stesso. C’è veramente di tutto in questa fase:  a Roma risse e circoli “finti” ,  a Trapani spunta il congresso fantasma.  Nella capitale botte e insulti, 5mila nuove tessere in dieci giorni. A Trapani un solo circolo, ma due congressi in contemporanea: “onesti” contro “fantasmi”.  Il percorso delle primarie democratiche finisce nel caos. Insomma appare davvero sconcertante e scoraggiante assistere alle “esibizioni” così poco edificanti di un partito che si candida a governa l’Italia. Del resto come riesce a farsi male da solo il PD, non ci riesce proprio nessuno. Almeno su questo è il numero uno in assoluto. Ricorsi e veleni nelle battaglie per i segretari locali. In provincia di Catania, tre congressi sono stati sospesi perché le iscrizioni di alcuni partecipanti erano pagate da terzi: a vigliare sul corretto svolgimento delle assemblee è stato mandato il bersaniano Nico Stumpo. Episodi poco limpidi anche in Campania, Puglia e Abruzzo. A Caserta il congresso provinciale, che doveva già essere cosa fatta, invece, si farà fra una settimana. C’è chi parla di un possibile commissariamento del partito come antidoto allo scontro tra renziani e cuperliani.

In tutta Italia il problema appare essere lo stesos: i tesserati nuovi di zecca sono tanti. E i sospetti persino di più, in ogni parte d’Italia. Così dal partito centrale hanno inviato gli osservatori, come se fossero l’Onu alle prese con zone di guerra. E invece si parla del Pd, e dei suoi congressi per rinnovare i vari segretari locali: da quelli dei circoli a quelli cittadini e provinciali. Una partita di cui si parla pochissimo, schiacciata com’è dalla corsa verso le primarie dell’8 dicembre per la segreteria nazionale, con il favorito Renzi inseguito dagli outsider Cuperlo, Civati e Pittella.

Ma sul Pd che verrà peseranno, eccome, i segretari locali. E così le mille correnti si sono date battaglia per racimolare iscritti e vincere nelle assemblee locali: in gran parte previste per questo fine settimana, con termine ultimo entro il 6 novembre. Risultato: impennata di iscritti ovunque, con annesso diluvio di proteste, veleni e ricorsi. Perché il tesseramento spesso ha fatto rima con truppe cammellate. Epicentro del fenomeno, la Sicilia. Il Pd nazionale ha mandato a Catania come osservatore il bersaniano Nico Stumpo. Nella provincia etnea hanno dovuto sospendere i congressi in tre paesi (Ognina Picanello, Santa Maria di Licodia e Camporotondo etneo): molti si erano presentati nei circoli con persone che hanno pagato la tessera (dai 15 ai 20 euro, a seconda delle federazioni) al posto loro. Una 14enne si è ritrovata iscritta a sua insaputa (l’età minima per aderire è 16 anni). Ma è caos in tutta l’isola, con ricorsi a pioggia verso Roma.  A Palermo in alcuni circoli gli iscritti sono aumentati di quattro o cinque volte rispetto al 2012. Impennata di tessere anche a Messina, dove il partito è talmente dilaniato che ha come reggente il segretario regionale Lupo. “Qui è una guerra tra bande” urlavano pochi giorni fa i renziani messinesi. Ma tutti accusano tutti, nel Pd siciliano. Come in Campania.

Guarda anche

Caserta – Ricercato per lesioni e resistenza, usa una falsa identità per sfuggire alla cattura

Caserta – La Polizia di Stato di Caserta ha arrestato un cittadino originario del Ghana, …

un commento

  1. Gianpiero Martone

    Non hanno vergogna di niente. Ma in ogni caso io non mi scandalizzo perchè non è la prmia volta che succede questo. La domanda è? Il giorno delle primarie cosa succederà visto che hanno varie esperienze come ad esempio le primarie di Napoli dove il grande/piccolo Cozzolino vinse con l’ aiuto di gente “onesta”?