SESSA AURUNCA – Fulmine si abbatte sulla zona, dopo trenta giorni ancora pesanti disagi per i residenti

SESSA AURUNCA (Alfredo Bovenzi) – Fulmine cade nel sessano. Gravi danni alle famiglie. Esplode la polemica.  E’ chiaro che, con un inizio Novembre quasi ferragostano, come quello di questi giorni, può sembrare strano raccontare di un evento tanto distruttivo; e l’episodio, infatti, risale a circa un mese fa.  Erano le 14.00 dello scorso 8 Ottobre; ma, a distanza di trenta giorni ormai, sono ancora gravi le conseguenze per quasi tutte le famiglie della zona interessate.  Si è trattato solo di qualche terribile secondo; ma, successivamente al fatto, in molte abitazioni sono state addirittura squarciate pareti; in quasi tutte sono saltate la linea elettrica e telefonica, con gravi danni agli impianti e ai relativi apparecchi a esse collegati. Per frigoriferi, congelatori, televisori, computer e apparecchi telefonici, dunque, se non letteralmente “bruciati” dal fulmine, si è comunque reso necessario l’intervento di tecnici per la sostituzione di schede e centraline per essere riportati al loro normale funzionamento.  Se dunque i pochi fortunati di apparecchi nuovi hanno potuto approfittare di garanzie ancora in corso; i costi per la riparazione (o sostituzione) degli elettrodomestici più datati sono stati inevitabilmente sostenuti dalle rispettive famiglie.  Se questa è la semplice cronaca di questo evento, è appena il caso di sottolineare la fatiscenza degli elettrodotti che in zona alimentano le singole abitazioni; e che in molti casi risalgono ai primi tempi dell’introduzione dell’illuminazione domestica nelle singole case.  Tanto è vero che, anche in condizioni di perfetta normalità, basta pure una semplice pioggerella a  causare black out anche di ore, o quantomeno pericolosi sbalzi di corrente (anch’essi capaci di mettere fuori uso gli elettrodomestici) in tutta la zona.  In ogni caso la gente  si chiede se è giusto far fronte in proprio ai danni causati da elettrodotti fatiscenti e mai aggiornati; o, come nel caso de quo, dall’assenza di un adeguato parafulmini in zona che avrebbe potuto scongiurare il tutto.