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PIGNATARO MAGGIORE – Caso Borrelli, si allungano i tempi dell’indagine

PIGNATARO MAGGIORE –  Si allungano i tempi dell’indagine sulla morte di Lorenzo Borrelli. Infatti, l’ulteriore perizia tecnica prevista ieri nella Rieter è stata rinviata al prossimo gennaio. Alla base delle decisione l’assenza dei risultati dell’esame medico legale; risultati che dovevano essere stati già depositati alcuni giorni fa. Così, ieri, l’ulteriore perizia non si è svolta ed è stato fissatto un nuovo accesso alla Rieter per il prossimo mese di gennaio.  Il tutto per fare assoluta chiarezza sulla tragedia che ha scosso l’intera città. Una indagine che non si annuncia per niente facile e per quale è stato essenziale, finora, il lavoro svolto dai carabinieri della locale stazione che hanno superato mille difficoltà per poter inquadrare bene la situazione e mettere in chiaro una serie di punti poco chiari.  Un lavoro, quello dei carabinieri pignataresi, che haportato al raddoppio del numero delle persone indagate per la morte di Lorenzo Borrelli.  Fra gli indagati spiccano i  nomi del direttore di stabilimento – Piero Faccioli – del responsabile della manutenzione – Claudio Insero – del responsabile della produzione – Maurizio Esposito e dell’amministratore delegato della società svizzera, Andreas, Geral Becker. A questo primo elenco vanno aggiunti i nomi del capoturno, Merola Giuseppe, del responsabile della sicurezza, Alfredo Ruggiero, di Crocetta Giuseppe e Chirico Giovanni. La famiglia di Lorenzo Borrelli – che ha affidato la propria difesa all’avvocato Carlo De Stavola – vuole giustizia e auspica una veloce soluzione del caso; soprattutto chiede che la morte di Lorenzo non sia vana e faccia aumentare la sicurezza sui luoghi di lavoro.  La drammatica morte di  Lorenzo Borrelli riaccende la polemica sul tema della sicurezza all’interno dello stabilimento della Rieter. Una questione sulla quale, in passato, ci sarebbero stati aspri confronti all’intero della struttura produttiva situata nell’area industriale di Pignataro  Maggiore. Già nei mesi scorsi, confidano alcuni dipendenti, si sarebbe sfiorata la tragedia.  La linea di produzione è stata sequestrata dalla Procura che conduce le indagini per accertare eventuali responsabilità e violazioni delle norme di sicurezza.  Per riuscire a spiegare con esattezza la dinamica dei fatti che causarono la morte di Borrelli, è stata scelta una commissione tecnica, di quattro esperti, dovrà indicare le esatte cause che hanno determinato la morte di Lorenzo Borrelli. Fra loro anche un perito informatico che dovrà verificare il software che aziona la macchina dove l’operaio perse la vita.

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