Cancello ed Arnone – Agguato di Capodanno a colpi di pistola, l’Antimafia ha chiuso l’indagine: padre e figlio verso il processo

Cancello ed Arnone – Quello che sembrava un regolamento di conti per questioni economiche, potrebbe essere, invece, un’azione legata al mondo della criminalità organizzata.
Concluse le indagini da parte della Procura Antimafia di Napoli sull’agguato teso ai danni dell’imprenditore Dario Luigi Di Benedetto colpito con 3 colpi di pistola. Era il  31 dicembre del 2024 quando Roberto Chianese, appostato lungo la strada normalmente percorsa dalla vittima, esplose cinque colpi di pistola contro  l’imprenditore. Nella vicenda, secondo la Procura Antimafia, è coinvolto anche Alfonso Chianese, padre di Roberto. Loro due rischiano il processo per l’agguato attuato lungo la strada provinciale che collega Cancello Arnone a Cappella Reale.  L’imprenditore fu colpito con 3 dei 5 colpi sparati, all’addome, al braccio e al collo.

La dinamica.
Nella sera dell’ultimo dell’anno quando Chianese ha visto la vittima – Dario Di Benedetto – all’interno della sua vettura, fermo lungo la strada provinciale che dal centro del paese conduce a Cappella Reale, quasi al confine con il comune di Francolise. Fatti pochi metri Chianese a bordo della sua vettura sarebbe tornato indietro si sarebbe affiancato all’auto di Di Benedetto aprendo il fuoco. Poi si sarebbe allontanato dal luogo del delitto.

Il testimone.
Un uomo fermo con la sua vettura poco distante avrebbe assistito alla scena, dopo qualche attimo di paura e smarrimento avrebbe lanciato l’allarme con l’arrivo sul posto dei soccorsi sanitari e dei carabinieri della locale stazione. Le indagini condotte dal capitano Busetto, della compagnia carabinieri di Casal di Principe, in qualche ora hanno chiuso il cerchio intorno al responsabile dell’azione. Sarebbe stata rinvenuta, durante la perquisizione domiciliare, anche un’arma compatibile con quella utilizzata dall’aggressore.

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