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Orta di Atella / Cesa – Condanna all’ergastolo con isolamento diurno per tre anni per Antonio Mangiacapre, riconosciuto colpevole dell’omicidio dei fratelli Marco e Claudio Marrandino. Questa la sentenza di primo grado emessa dalla corte di Assise di Napoli Nord. Quello che sembrava un delitto di Camorra assunse, con il passare delle ore, connotazioni ben diverse. (il video)
Infatti, seppur l’esecuzione è apparve subito come un agguato organizzato dalla malavita organizzata, i carabinieri fermarono un operaio di 53 anni – Antonio Mangiacapre, incensurato, originario di Cesa ma residente a San Cipriano d’Aversa, con l’accusa di aver ucciso i fratelli Marco e Claudio Marrandino. Un duplice omicidio, legato ad una vendita all’asta giudiziaria. Le due vittime, entrambe originarie di Cesa, sono Marco e Claudio Marrandino, rispettivamente di 39 e 29 anni. Marco, avvocato ed ex presidente del consiglio comunale durante la consiliatura di Cesario Liguori dal 2021 al 2015, e Claudio, imprenditore nel campo dell’edilizia. Il delitto lungo l’Asse mediano, in territorio di Succivo, mentre erano a bordo della propria auto. Il corpo di Claudio Marrandino venne rinvenuto all’interno di una Bmw bianca, mentre quello di Marco a circa cinque metri di distanza dall’auto. Entrambi furono uccisi con colpi alla testa, un chiaro segno che l’assassino voleva assicurarsi che non sopravvivessero. (il video)
