MONDRAGONE – Giovane calciatore travolto  e ucciso, Don Achille: Luigi sarà per noi una luce  guida

MONDRAGONE – Ieri sera, martedì 01 luglio, alle ore 20.00 c’è stato un momento di preghiera in memoria di Luigi Petrella, direttamente sul posto del tragico incidente, piazzale Giosuè’ D’Onofrio, nei pressi del campo sportivo comunale di via Padule da lui frequentato da calciatore capace e determinato. Particolarmente toccante la presenza dei genitori che, in compagnia di tantissimi giovani e meno giovani, con una fiaccola o un lumino hanno pregato per Luigi, guidati dalle parole di don Achille Taglialatela.

Il discorso di  Don Achille:
Cari Amici, grazie per aver condiviso un momento così delicato e profondo. Il sacrificio di Luigi, giovane pieno di vita strappato all’affetto dei suoi cari, reclama una parola vera, una luce che non si spegne. Il Vangelo del chicco di grano (Gv 12,24) è una scelta fortissima e piena di mistero e speranza: «Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.»
Fratelli, sorelle, ci troviamo davanti a un vuoto che nessuna parola può colmare: Luigi aveva solo 16 anni. È difficile capire, è umano ribellarsi. Ma oggi siamo qui con la forza della luce, con il silenzio acceso di questa fiaccolata, a dire che il dolore non avrà l’ultima parola. Il Vangelo ci parla di un chicco di grano: piccolo, fragile, ma capace di generare vita, se accetta di farsi dono. Luigi è stato travolto da un’ingiustizia, da un gesto che grida ancora. Ma non possiamo lasciare che la sua memoria sia solo rabbia o rimpianto. In lui – nel suo sorriso, nella sua gentilezza, nella sua giovane età – c’era un seme di bene che ora chiede di germogliare in noi.
Cari giovani, fatevi terreno buono. Abbiate il coraggio di non far cadere invano la vita dei vostri amici. Trasformate questo dolore in scelta, in rispetto, in responsabilità. La strada non può più essere un luogo di morte, ma cammino condiviso. E voi potete fare la differenza: nella guida, nell’amicizia, nel perdono.
 Alla famiglia di Luigi diciamo: non siete soli. Questa fiaccolata è un abbraccio che cammina, un popolo che si fa vicino. E nella fede sappiamo che Dio non spreca lacrime. Ogni vita che si spegne nelle mani dell’Amore non è perduta, ma risplende altrove. E quando le nostre fiaccole si spegneranno, resti in noi la luce che Luigi ha acceso: una luce che spinge a vivere meglio, ad amare di più, a credere che il male non vince. Il chicco è caduto, sì, ma non resterà sterile. In noi porterà frutto.
Luigi, luce che cammina con noi.
Questa sera non camminiamo da soli. Con ogni passo, sentiamo la presenza di Luigi — non come un’ombra, ma come una luce che ci precede. La sua giovane vita è stata spezzata, ma non è stata annientata. Il buio ha tentato di rubarcelo, ma noi lo restituiamo alla vita con il nostro ricordo, con il nostro impegno, con la nostra sete di giustizia.
Luigi aveva sogni nello zaino, amicizie nel cuore, progetti nel domani. E ora? Ora questi sogni gridano. Non vogliono essere sepolti nel silenzio. Chiedono di diventare nostri.
 Questa fiaccola che teniamo tra le mani è fragile, come fragile è la vita. Ma insieme, le nostre fiaccole diventano fiume di luce, veglia di amore, risposta collettiva al male che ha voluto spegnere una stella.
Giovani di Mondragone, fate della vostra vita un sì alla bellezza. Guidate con coscienza. Scegliete la responsabilità anche quando il mondo vi suggerisce l’indifferenza. Non giratevi dall’altra parte. Fate rumore col bene.
E alla famiglia di Luigi diciamo: anche noi siamo figli, anche noi siamo fratelli. E in questa notte, tutti siamo uniti a voi. Le nostre fiaccole sono il nostro abbraccio.
Luigi non è un numero. Non è una notizia. È carne della nostra carne. Da oggi, è missione.

Oggi, mercoledì 02 luglio, dopo il saluto delle polisportive mondragonesi al giovanissimo bomber Petrella alle ore 15.00 all’interno dello Stadio comunale “Salvatore Gregorio Conte” di Mondragone, si terranno le esequie presso la Chiesa di San Michele Arcangelo dalle ore 16.00 ove la Comunità mondragonese parteciperà con grande amore all’ultimo saluto di un figlio di questa terra e di questa gente, perché Luigi oggi e’ un po’ il figlio di tutti i Mondragonesi!

 

 

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