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Santa Maria Capua Vetere – Omissione e rifiuto di atti di ufficio, sotto indagine tre ingegneri e due coniugi. Cinque le persone offese

Santa Maria Capua Vetere – Il Pubblico Ministero del Tribunale di Santa Maria C. V.,la dott.ssa Valentina Santoro, chiede l’archiviazione ma le persone offese fanno opposizione alla richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica. Di conseguenza il Giudice per le Indagini Preliminari, il dott. Emilio Minio fissa il processo. Nulla di fatto all’udienza di ieri l’altro e tutto viene rinviato ai primi di settembre. E’ una vicenda penale quella di cui stiamo parlando che si protrae da oltre quattro anni ed e’ sorta a seguito di una denunzia tra vicini. Cinque le persone offese che avrebbero subito il danno dal compimento dei presunti reati se ritenuti accertati e sussistenti. Ecco le persone offese: Giuseppe Gallo, Brunella Gallo, Roberta Saccone, Federico Gallo e Adele Gallo assistiti dagli avvocati Enrico Antonio Ormanni, Bartolo Guida e Nicola Basile. A finire nel mirino della denunzia delle persone offese e poi sotto la lente d’ingrandimento dell’indagine cinque noti professionisti della Citta’ del Foro: Aldo Cecere, 50 anni e Tiziana Bisceglia, 49 difesi dall’avv. Cesare Gesmundo; Ferdinando Luminoso, 76 anni difeso dall’avv. Raffaele Gaetano Crisileo; Giancarlo D’Aco, 67 anni e Gennaro Riccio, 54 anni difesi dall’avv. Paolo Santilli. L’udienza di ieri l’altro e’ stata rinviata per difetti di notifiche e aggiornata al 7 settembre prossimo quando sono previste le arringhe del Pubblico Ministero e dei difensori di ambedue le parti: gli opposti e gli opponenti. I capi d’imputazione contestati vanno dal reato di falso a quello di violazione delle norme urbanistiche, di omissione e rifiuto di atti di ufficio. Le persone offese lamentano una falsa rappresentazione della realta’ (di qui il reato di falso) da parte dei tecnici coinvolti nella vicenda, tesa ad ottenere in modo subdolo una favorevole alterazione della reale situazione urbanistica.

LA VICENDA:

Tutto parte da una richiesta dei coniugi sammaritani Aldo Cecere e Tiziana Bisceglia che incaricavano, oltre quattro anni fa’, l’ing. Ferdinando Luminoso di esaminare un’ordinanza comunale con la quale veniva ordinato l’annullamento dell’originario permesso di costruire e gli commissionavano di redigere un altro e nuovo progetto. Le parti offese lamentano invece che l’ing. Luminoso, con inganno e raggiri, avrebbe cercato di ottenere, con i progetti allegati alle domande di sanatoria, il permesso di costruire che gli sarebbe stato poi successivamente rilasciato dall’ing. Giancarlo D’Aco, allora Capo Ufficio Tecnico del Comune sammaritano cui successivamente subentro’ l’ing. Gennaro Riccio. Il Pubblico Ministero ha nominato un proprio consulente nella persona dell’ing. Anacleto Fuschetti che ha concluso per la liceita’ del comportamento di tutti gli indagati. Di qui la richiesta di archiviazione della Procura; richiesta successivamente impugnata dalle persone offese che chiedono l’imputazione coatta o un supplemento d’ indagine a carico di tutti gli indagati. Ora l’ultima parola spetta al Giudice.

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