Piedimonte Matese / Sessa Aurunca (di Alessia Maria Corbo) – Un importante passaggio istituzionale si terrà martedì 17 giugno 2025, alle ore 14:00, presso la sede del Consiglio Regionale della Campania. I Sindaci di Piedimonte Matese, Sapri e Sessa Aurunca sono stati convocati per un’audizione ufficiale dalla I Commissione permanente “Affari Istituzionali”, presieduta dal consigliere regionale Giuseppe Sommese, per discutere del futuro dei punti nascita attivi nei rispettivi ospedali territoriali.
L’iniziativa giunge in un momento cruciale per la sanità campana e in particolare per i presidi ospedalieri che, pur rappresentando un riferimento insostituibile per le comunità locali, rischiano di essere penalizzati dalla normativa nazionale che impone la razionalizzazione della rete ospedaliera e prevede la chiusura dei reparti con meno di 500 parti annui.
L’incontro ha l’obiettivo di informare in maniera puntuale i rappresentanti dei tre Comuni sulle misure legislative e amministrative già intraprese o in corso da parte della Regione Campania per contrastare l’ipotesi di dismissione dei reparti di ostetricia e ginecologia di Piedimonte Matese, Sapri e Sessa Aurunca, garantendone la piena operatività e adeguamento agli standard ministeriali.
Secondo quanto si apprende dalla convocazione ufficiale, l’audizione sarà occasione per illustrare le determinazioni normative e le azioni tecniche adottate, con un focus particolare sulla sicurezza, la qualità assistenziale e l’organizzazione dei servizi. La Regione intende, infatti, dare un segnale concreto di attenzione verso le esigenze delle aree interne e periferiche, spesso penalizzate da scelte centralistiche che non tengono conto delle difficoltà logistiche e della specificità dei territori.
I Sindaci dei tre Comuni coinvolti hanno espresso soddisfazione per la convocazione, che rappresenta una risposta alle numerose sollecitazioni rivolte alla Regione negli ultimi mesi. «Difendere i punti nascita – dichiarano congiuntamente – non significa solo salvaguardare un servizio sanitario, ma garantire dignità e sicurezza alle donne, alle famiglie e alle nuove generazioni. Partorire vicino casa, in ambienti attrezzati e sicuri, è un diritto fondamentale che deve essere tutelato».
Le Amministrazioni comunali ribadiscono così il proprio impegno per la difesa dei presidi sanitari locali, considerati strategici non solo per la natalità, ma anche per la coesione territoriale e la permanenza dei cittadini nei luoghi d’origine.
L’esito dell’incontro sarà attentamente seguito anche da comitati civici, associazioni e operatori del settore, che da tempo chiedono risposte certe e soluzioni durature per la continuità dei servizi ospedalieri. Ulteriori aggiornamenti saranno resi noti al termine dell’audizione regionale.
