Roccamonfina – Si è svolta oggi una nuova udienza del processo nato dalla vicenda avvenuta nel luglio del 2020 in piazza Nicola Amore, cuore pulsante della comunità di Roccamonfina. Sul banco dei testimoni sono saliti la parte offesa e un noto ristoratore del paese; entrambi, in sintesi, hanno confermato l’accusa contro l’imputato. Si tornerà in aula il prossimo mese di ottobre per ascoltare altri testimoni. La vicenda prende avvio quando un uomo a bordo di una BMW si avvicinò a Vittorio De Filippo – all’epoca dei fatti vice sindaco – mimando con la mano il taglio della testa. Non contento il conducente della BMW fece un altro giro intorno alla piazza e arrivato nuovamente vicino a De Filippo mimò con la mano lo sparo di una pistola. L’ex vice sindaco, attuale presidente della fondazione Nicola Amore, annotò il numero di targa della vettura e presentò denuncia presso la locale stazione carabinieri. Le indagini hanno portato all’individuazione del presunto responsabile dei fatti. Sul banco degli imputati è finito Marco Capezzuto, Poliziotto Municipale all’epoca in servizio a Conca della Campania. Per quei fatti la Procura della Repubblica ha chiesto il processo a carico di Capezzuto. Di Filippo, la parte offesa, ha affidato la propria difesa all’avvocato Gabriele Gallo, mentre l’imputato, Capezzuto, ha affidato la propria difesa all’avvocato Luca Monaco.
