Caserta / Caianello – Lo scorso 12 giugno doveva essere il giorno del “giudizio universale” per il nuovo stadio Pinto. In quella data, aveva annunciato il mitico presidente Giuseppe D’Agostino, dovevano essere presenti tutti i giornalisti, ma proprio tutti – tranne chiaramente quelli non graditi – per ascoltare “il vangelo” secondo Giuseppe (D’Agostino). In quella data, davanti ad un platea attenta e commossa il presidente e i tecnici avrebbero svelato ogni segreto del nuovo stadio. Una struttura che D’Agostino senza alcun dubbio ha detto che sarà più importante della Reggia di Caserta.
Il 12 giugno è passato e quella conferenza non c’è stata. E D’Agostino appare sempre più come un abile prestigiatore capace di tirare fuori dal cilindro mirabolanti illusioni. Intanto in città c’è chi assicura che i tempi per la realizzazione del nuovo stadio non sono per nulla certi. Serve molto più tempo, ad esempio, al Genio civile per dare una risposta sui calcoli strutturali depositati. E poi resta in sospeso la questione degli impianti dedicati al tennis. Ci sarebbero inoltre tante altre problematiche ancora da chiarire e da risolvere, ci sarebbe inoltre da completare l’accordo con il nuovo costruttore dello stadio.
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