Mondragone – Scandalo in comune, la rappresaglia di Bonuglia e Pacifico contro l’Asl

Mondragone – Il controllo eseguito dall’Asl di Caserta negli uffici del comando di Polizia Municipale mandò su tutte le furie l’allora comandante della Polizia Municipale, David Bonuglia e  l’allora sindaco Virgilio Pacifico. I due subito dopo pensarono e attuarono un controllo presso la sede dell’Asl di Mondragone. Fu, secondo la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere una rappresaglia; e per questa ragione i due, in concorso fra loro sono accusati di aver violato l’articolo 317, 61 n. 2 e 10 del codice penale (concussione aggravata). Tutto nasce nel marzo del 2022 quando gli ispettori dell’Asl di Caserta eseguono un controllo nella sede del comando della Polizia Municipale di Mondragone, con riferimento alla realizzazione abusiva di un alloggio di servizio occupato ed utilizzato dal comandante BONUGLIA, all’interno degli Uffici del Comando di Polizia Municipale. La notifica del verbale di accertamento scatena la rabbia di Pacifico e Bonuglia che si accordano per attuare un accertamento amministrativo, con finalità ritorsiva “trasversale” nei confronti dell’Asl di Mondragone ed allo scopo di prevenire ulteriori approfondimenti. “… domani mattina significa che i vigili vanno un poco all’ASL e vanno a verificare insieme all’Ufficio tecnico se sta tutto a posto o invece ci sta qualcosa che non va pure là, secondo il progetto presentato all’epoca,  perché non è possibile una cosa del genere…”.
Subito dopo l’allora sindaco, Pacifico Virgilio, contattò telefonicamente Eleonora Di Caprio, dell’ASL Caserta Unità Operativa Prevenzione Luoghi di Lavoro, per contestarle animatamente la violazione accertata, per poi concludere la telefonata, prospettandole che l’indomani i vigili urbani e l’ufficio tecnico comunale, avrebbero effettuato un sopralluogo all’intero edificio, ove insistono gli uffici ASL di Mondragone, al fine di verificare qualsivoglia anomalia o irregolarità.
Pacifico era determinato tanto che contattò l’allora capo dell’ufficio tecnico per ricordagli di effettuare il sopralluogo presso gli uffici dell’Asl e di ‘vestirsi di carattere”; controllo che avvenne il 4 aprile 2022 quando Bonuglia si presentò insieme ad 8 agenti della muncipale9. Il comportamento assunto da Bonuglia  venne percepito dai soggetti passivi come “peggiore di quello dei camorristi”.