Pietramelara – “Non avevamo dubbi sulla correttezza del nostro operato: oggi ci viene semplicemente attestato. Come amministratori stiamo lavorando con impegno per recuperarne il valore storico e identitario. Continueremo in questa direzione con la nostra consueta passione e determinazione, assumendoci tutte le responsabilità delle nostre scelte. La tutela del bene collettivo e dei beni del patrimonio collettivo viene prima delle singolari rimostranze, a fronte delle quali, come giustizia vuole, le pretese egoistiche, ed infondate di qualcuno, naturalmente recedono”. Queste le parole del sindaco Pasquale Di Fruscio a nome dell’intera amministrazione comunale.
Nei giorni scorsi, a seguito dell’ennesimo esposto presentato da alcuni cittadini residenti all’interno della storica dimora del palazzo ducale di Pietramelara, la soprintendenza ai beni culturali e monumentali ha provveduto ad eseguire un sopralluogo negli uffici del Comune per analizzare tutti gli atti ed accertare in loco se vi fossero anomalie nei lavori di recupero, ormai giunti ad ultimazione.
Si ricorda che il recupero del palazzo ducale di Pietramelara, storica dimora del duca Lucio Caracciolo, è stato il centro strategico dell’ambizioso programma amministrativo della attuale a maggioranza che ha dedicato una capillare azione per ottenerne il recupero e la restituzione ai città di Pietramelara di un bene dal volere inestimabile trasformato da vecchia piccionaia abbandonata a perla di bellezza e di cultura.
Dopo l’acquisto della “parte nobile” del palazzo, l’esercizio dei diritti di surroga sulla prelazione, la destinazione a casa Comunale e a luogo anche all’aperto per cerimonie e matrimoni, nonché a sede di aula consiliare, la presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2019 ha riconosciuto al palazzo monumentale il valore di “bellezza nazionale”. Difatti l’ambizioso progetto di recupero è stato assistito da un finanziamento della Presidenza del consiglio dei ministri per un 1 milione di euro per eseguire lavori specialistici i quali, stando al rapporto dei funzionari del ministero, risultano rispettosi dei progetti approvati e dei pareri che erano stati regolarmente acquisiti.
In maniera paradossale, alcuni residenti, (non tutti per fortuna) nonostante gli evidenti benefici ricevuti dalle opere eseguite dal Comune, (la copertura, il consolidamento, i sottoservizi, la pavimentazione dell’accesso da via Roma e della corte) avevano incaricato un avvocato per promuovere un ricorso contro l’amministrazione comunale, sostenendo l’illegittimità dei lavori e la necessità di dovere acquisire una loro autorizzazione.
Il riscontro alla singolare doglianza si legge nella comunicazione pervenuta stamattina negli uffici del Comune (che viene allegata in calce): si certifica l’assoluta legittimità di tutte le opere eseguite ed il rispetto delle prescrizioni impartite dal Ministero e dalla soprintendenza nonché la conformità dei lavori al progetto approvato.

Pasquale Di Fruscio