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Pignataro Maggiore – Elezioni comunali, ecco una prima analisi dei numeri usciti dalle urne elettorali

Pignataro Maggiore – Le ultime elezioni amministrative di Pignataro Maggiore hanno offerto uno spaccato interessante sulla vivacità e la varietà del consenso espresso dai cittadini. Le tre liste in competizione, guidate rispettivamente da Pietro Mercone, G. Giuseppe Palumbo e Vincenzo Romagnuolo, hanno raccolto numeri diversi, ma soprattutto hanno evidenziato come, oltre alle sigle, a contare siano ancora una volta le persone e la loro capacità di coinvolgere direttamente l’elettorato. La lista Palumbo si è affermata come la più votata in termini assoluti, raccogliendo 1.667 voti di lista e confermandosi particolarmente forte nella sezione 6, dove ha superato addirittura il 50% delle preferenze rispetto ai voti validi di quella sezione. Anche le altre sezioni hanno restituito numeri importanti, sempre in favore della stessa lista, anche se il distacco in sezione 2 si è leggermente ridotto. La lista Romagnuolo ha invece brillato in sezione 2, dove è riuscita quasi ad avvicinarsi ai numeri della Palumbo, mentre ha sofferto proprio in sezione 6, dove il vantaggio della lista vincente è stato netto. La lista Mercone ha avuto la sua zona di maggior forza in sezione 3, con una presenza comunque meno marcata rispetto agli avversari e una punta di difficoltà in sezione 4. Un aspetto che merita attenzione è l’uso delle preferenze, che a Pignataro Maggiore è stato particolarmente intenso: la somma delle preferenze espresse supera ampiamente il numero dei voti di lista per tutte e tre le liste, segno che gli elettori hanno utilizzato al massimo le due preferenze consentite, scegliendo non solo il simbolo ma anche i volti. Il rapporto tra preferenze e voti di lista è stato molto elevato, oscillando tra l’1,47 della lista Mercone, l’1,53 della lista Romagnuolo e l’1,60 della lista Palumbo. Questo dato conferma come il voto personalizzato e la conoscenza diretta dei candidati abbiano avuto un peso rilevante. L’effetto trainante della lista resta comunque visibile: i candidati partono da una base di consenso legata al simbolo e alla leadership complessiva, il che aiuta tutti a raccogliere preferenze anche in quelle sezioni dove magari sono meno conosciuti. Tuttavia, l’analisi delle percentuali mostra che proprio la combinazione tra forza del simbolo e capacità personale di attrarre voti determina il successo nei numeri delle preferenze. Dove la lista è più forte, i candidati più noti riescono a capitalizzare maggiormente; viceversa, laddove i candidati sono particolarmente radicati, la loro presenza può contribuire a rafforzare la lista stessa. Guardando nel dettaglio alle percentuali di preferenze raccolte da ciascun candidato rispetto ai voti della propria lista, emergono alcune figure particolarmente trainanti. Nella lista Mercone, il risultato migliore lo ha ottenuto Femiano Maurizio, che con 21,7% delle preferenze rispetto ai voti della lista si è posizionato in testa, seguito da Russo Virginia con il 19,5%, Capezzuto Annamaria con il 16,6%, Femiano Federica con il 15,3%, De Lucia Luigi con il 14,7%, Pettrone Antonio con l’11,7%, Ricciardi Silvia con l’11,6%, Fucile Gaetano con il 10,1%, Nacca Gaetano con il 7,2%, Mascata Antonino con il 6,9%, D’Alonzo Francesco con il 6,2% e infine De Rosa Annibale con il 5,1%. Nella lista Palumbo, il candidato più votato in assoluto è stato Cuccaro Cesare, che ha raccolto ben il 27,9% delle preferenze della lista. Seguono Bonacci Maria con il 18,9%, Pettrone Concetta (Ketty) con il 17,6%, Vito Giorgio con il 14,2%, Magliocca Antonio con il 14,0%, Giuliano Margjerita con il 13,2%, Taliento Vincenzo con l’11,8%, Fucile Dorotea (doroty) con l’11,6%, Vito Ilaria con l’11,5%, Scialdone Antonio con il 10,7% e Polizzi Luciano con l’8,7%. Per quanto riguarda la lista Romagnuolo, De Lucia Giuseppe si è distinto raccogliendo il 30,9% delle preferenze rispetto ai voti della sua lista, una percentuale altissima che testimonia un vero traino personale. Dietro di lui, Magliocca Giorgio ha ottenuto il 17,7%, Adduce Amelia (Lia) il 15,5%, Mazzuoccolo Claudia il 14,9%, Castaldo Mariagrazia il 14,6%, Magliocca Domenico l’11,8%, Pettrone Giulia l’11,3%, Pettrone Roberto l’11,1%, De Lucia Giovanna il 9,3%, Rotoli M. Teresa il 6,0%, Fiorillo Giovanni Luca (Gianluca) il 5,9% e Del Vecchio Giorgio il 4,1%. Complessivamente, queste elezioni mostrano ancora una volta come il rapporto diretto tra elettori e candidati sia un elemento centrale nella dinamica politica locale. La forza di una lista non dipende solo dal suo leader o dal suo simbolo, ma anche dalla capacità dei singoli di essere riconosciuti e stimati nei diversi contesti territoriali. La sinergia tra l’effetto trainante della lista e la forza personale dei candidati si riflette nei risultati delle preferenze, disegnando una comunità che sceglie con attenzione sia la squadra sia i volti. Anche a Pignataro Maggiore, la politica resta soprattutto una questione di persone.

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