Pastorano – Ucciso nella lotta fra clan: sentenza dopo 34 anni

Pastorano – E’ arrivata la condanna definitiva per l’autore dell’omicidio di Stefano Izzo, avvenuto nel 1991 in un distributore di carburanti a Pastorano. Il collaboratore di giustizia Cipriano D’Alessandro, 62enne di San Cipriano d’Aversa è stato condannato alla pena di 12 anni di reclusione, lo ha deciso la Cassazione respingendo il ricorso presentato dai legali dell’imputato in opposizione alla sentenza pronunciata dal Tribunale d’Appello di Napoli.

La vittima:
Izzo i trovava nel bar di un distributore di carburanti in località Spartimento degli Abruzzi, a Pastorano, dove venne raggiunto da tre persone che aprirono il fuoco colpendo la vittima con  numerosi colpi di fucile. Izzo lavorava come guardiano in un’azienda agricola a Pignataro Maggiore di proprietà dei Nuvoletta.

Il movente:
Il delitto sarebbe avvenuto nella faida tra il clan Nuvoletta e la fazione Schiavone del clan dei Casalesi per il controllo dei centri di macero delle pesche. In questo contesto il delitto di Izzo venne decretato per vendicare l’omicidio di Emilio Martinelli, fratello di Enrico, avvenuto a Grazzanise nel 1985. Izzo sarebbe stato coinvolto nell’omicidio come specchiettista.

Le indagini:
Per anni gli inquirenti hanno brancolato nel buio più totale, furono i collaboratori di giustizia Cipriano D’Alessandro e Nicola Panaro, tra gli esecutori materiali dell’omicidio, a chiarire ogni aspetto della terribile vicenda.

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