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BAIA E LATINA – SCUOLA A RISCHIO ESTINZIONE: IL SILENZIO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Baia e Latina – Il calo demografico che attraversa l’Italia colpisce duramente anche il nostro territorio. A Baia e Latina, secondo i dati ISTAT, la popolazione è scesa da 2.274 abitanti nel 2001 a circa 2.014 nel 2023. Un declino costante che inizia a produrre effetti preoccupanti, in particolare sul sistema scolastico locale: negli ultimi cinque anni, la scuola primaria ha perso il 15% degli iscritti, mentre la scuola secondaria di primo grado ha registrato un calo del 10%. Nel contesto regionale, la situazione non è migliore. Per l’anno scolastico 2025-2026, la Campania perderà 845 docenti in tutti gli ordini e gradi. È quanto annunciato dal Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. Il quadro locale è già drammatico. Come riportato nella nota ufficiale dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Caserta (prot. n. 0009591 del 12/05/2025), per il prossimo anno scolastico non saranno attivate le classi seconda e quarta della scuola primaria di Baia e Latina, per mancanza del numero minimo di alunni. UN SEGNALE GRAVE, CHE PREFIGURA LO SMANTELLAMENTO PROGRESSIVO DELL’INTERO SISTEMA SCOLASTICO DI BAIA E LATINA. E non è tutto. Già lo scorso anno è stata istituita, infatti, mediante illegali alchimie e sotterfugi posti in essere da parte dell’Istituto Comprensivo di Pietramelara, una pluriclasse anomala – e, di fatto, illegittima – accorpando alunni di prima e terza elementare. In pratica, a scolari che era stato garantito e riconosciuto un organico pieno ed una regolare costituzione dall’Ufficio Scolastico Provinciale è stato violato tale diritto ritrovandosi, come se fossero oggetti e non materiale umano, per mera logica opportunistica del Dirigente Scolastico ad essere accorpati ad altra classe in violazione delle disposizioni impartite dal solo organo competente, ovvero l’USP di Caserta! UN SIMILE ESCAMOTAGE NON È SOLTANTO INACCETTABILE, MA HA COMPROMESSO GRAVEMENTE LA QUALITÀ DELL’INSEGNAMENTO, CAUSANDO EVIDENTI DIFFICOLTÀ PEDAGOGICHE. DI FRONTE A UNA SITUAZIONE COSÌ GRAVE, ALCUNI GENITORI HANNO PRESENTATO UNA FORMALE RICHIESTA DI CHIARIMENTI. LE RISPOSTE, GIUNTE SOLO IN FORMA VERBALE, VAGHE E TARDIVE, A GIOCHI FATTI E A ANNO SCOLASTICO ORMAI CONCLUSO, HANNO RAPPRESENTATO UN GOFFO TENTATIVO DI LEGITTIMARE L’ILLEGITTIMO, SMENTITO IN MODO INEQUIVOCABILE DALLA NORMATIVA VIGENTE. SINDACO E DIRIGENTE SCOLASTICO, COME INTENDETE AFFRONTARE IL PROBLEMA DELLE PLURICLASSI ILLEGITTIME CHE DANNEGGIANO L’INTERO PERCORSO EDUCATIVO DEI NOSTRI BAMBINI? Le norme prevedono che, in assenza di un numero sufficiente di alunni, le classi vengano accorpate a un altro plesso dell’Istituto Comprensivo di appartenenza. Così, le classi seconda e quarta della primaria, per il prossimo anno scolastico, sono state assegnate al plesso di Riardo. Ma questa “soluzione” presenta gravi criticità logistiche: Riardo dista circa 15 km da Baia e Latina e il percorso è tortuoso, poco agevole e difficilmente sostenibile per molte famiglie. In queste condizioni, alcuni genitori potrebbero essere costretti a iscrivere i figli in altre scuole, più vicine. E a quel punto, chi potrà biasimarli? Non sarebbe forse una diretta conseguenza delle scelte – o delle non-scelte – dell’amministrazione comunale? Il rischio è chiaro: un lento smantellamento del sistema scolastico locale, che significherebbe impoverimento del tessuto sociale, perdita di servizi fondamentali, desertificazione umana e culturale. IL SILENZIO E L’INERZIA DEGLI ORGANI PREPOSTI È VERAMENTE INACCETTABILE! Di fronte a una crisi di queste proporzioni, l’amministrazione comunale dov’è? Ad oggi: nessuna dichiarazione, nessuna proposta, nessuna strategia. Solo silenzio. E i cittadini vogliono sapere: COME VERRANNO GESTITE LE CLASSI CANCELLATE E ACCORPATE AD ALTRI PLESSI DELL’IC PIETRAMELARA? QUALI TUTELE SONO PREVISTE PER I BAMBINI E LE FAMIGLIE COINVOLTE, COSTRETTE A DECISIONI DIFFICILI E PENALIZZANTI? Sindaco, non è più possibile rimandare. Non è più accettabile eludere le proprie responsabilità. I cittadini hanno il diritto – e il dovere – di chiedere con forza: cosa intendi fare? PERCHÉ LA REALTÀ È CHIARA: le uniche soluzioni possibili sono quelle previste dalla normativa scolastica. Non ci sono scorciatoie, improvvisazioni o forzature ammissibili. Qualsiasi altro escamotage – come le pluriclassi illegittime o l’uso distorto dell’organico – non solo è fuori legge, ma mette a rischio la qualità dell’istruzione, mina la sicurezza pedagogica dei bambini e apre la strada a sicuri contenziosi.

IL SINDACO, come massima autorità cittadina, ha il dovere di:

  • ESIGERE SOLUZIONI CHE RISPETTINO LA LEGALITÀ, senza deroghe arbitrarie o manovre di comodo;
  • CONVOCARE CON URGENZA UN INCONTRO PUBBLICO con le famiglie coinvolte, ascoltando bisogni, proposte, paure e traducendole in un piano d’azione chiaro e condiviso;
  • ASSUMERSI LA PIENA RESPONSABILITÀ POLITICA DELLA SITUAZIONE ATTUALE, senza nascondersi dietro la burocrazia o il gioco dello scaricabarile.

SE LA SCUOLA CHIUDE, SE LE FAMIGLIE SONO COSTRETTE A PORTARE ALTROVE I PROPRI FIGLI, SE LA COMUNITÀ SI SVUOTA, LA COLPA NON POTRÀ ESSERE IMPUTATA AL DESTINO O AI NUMERI. SARÀ UNA RESPONSABILITÀ DIRETTA DI CHI OGGI GOVERNA SENZA GOVERNARE. E ALLORA BASTA SILENZI, BASTA RINVII. Serve una scelta: stare con la scuola, con le famiglie, con il futuro del paese. Oppure abdicare definitivamente al proprio ruolo. Noi cittadini non chiediamo miracoli, ma solo LEGALITÀ, TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE. Vogliamo un’amministrazione e una dirigenza scolastica capaci di affrontare la crisi non con parole vuote, ma con atti concreti, rispettosi della legge e del diritto all’istruzione. SINDACO, IL TEMPO DELLE OMISSIONI È FINITO. Siediti con le famiglie. Pretendi soluzioni normativamente corrette. Difendi la dignità della nostra scuola. Perché se si spegne una scuola, si spegne una comunità.

Nota a cura fdi un gruppo di cittadini di Baia e Latina

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