PIETRAVAIRANO – Cave e cementificio, parla il Sindaco di Pietravairano e spiega le ragioni che hanno condotto alla vittoria contro chi voleva lo scempio del territorio. Zarone non ha dubbi nell’affermare che la delocalizzazione delle attività produttive – ora insediate a Caserta – del gruppo Moccia, rappresentano il più grave problema ereditato dalla precedente amministrazione. “Il progetto per la delocalizzazione della cava e del Cementificio in località Monte Monaco, rappresenta uno dei problemi più gravi che questa Amministrazione ha ereditato. Abbiamo assunto l’impegno di difendere la tranquillità ed amenità delle nostre campagne, il paesaggio, la cultura contadina del nostro bel paese. Si consideri che l’art. 27 delle norme d’attuazione del Piano Regolatore Generale vigente, vieta espressamente l’impianto di nuove cave sull’intero territorio Comunale. Non si capisce come la precedente amministrazione non se ne sia resa conto! Le scelte riguardanti la programmazione urbanistica del territorio, competono solo al Comune di Pietravairano. Ci siamo attivati nelle competenti sedi giudiziarie impugnando le decisioni adottate dagli organi Regionali e contrastando gli innumerevoli ricorsi della società Moccia. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, con provvedimento del 31.03.2011 ha evidenziato la sovranità del Comune di Pietravairano in materia di programmazione urbanistica del territorio, anche in ragione del rilievo da me svolto nella conferenza dei servizi del 18.01.2010. Le recenti udienze fissate innanzi al TAR Campania sono state rinviate su richiesta della stessa parte ricorrente, evidentemente consapevole che un eventuale discussione avrebbe comportato esiti sfavorevoli per la Cementi Moccia spa. L’Ente è stato rappresentato in giudizio dall’avvocato Giancarlo Fumo. Ringrazio tutti coloro che hanno sostenuto questa battaglia, consapevoli dell’importanza della protezione del territorio, delle sue componenti antropiche e di una politica di sviluppo sostenibile, tesa piuttosto alla rivalutazione delle risorse naturali. Un particolare ringraziamento va al comitato spontaneo, alla professoressa Maria Aquaro, ai Sindaci dei comuni limitrofi che ci hanno sostenuto ed hanno condiviso con noi l’esigenza di salvaguardare il territorio da atività insalubri ed inquinanti. Ringrazio inoltre gli enti e le associazioni che con il loro contributo hanno sostenuto le ragioni della nostra comunità”.
Chiaramente l’amministrazione comunale non intende affatto abbassare la guardia, un’attenzione che anche il comitato civico guidato da Maria Acquaro che assicura massima allerta sulla vicenda.
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