Sparanise – Polemiche sul 118: l’Amministrazione fornisce chiarimenti definitivi sulla permanenza del presidio sanitario. Nonostante sabotaggi e allarmismi, il servizio di emergenza non verrà rimosso. Il Sindaco Fabrizio De Pasquale ottiene conferme definitive dall’ASL. Nei giorni scorsi, la questione legata al presidio del 118 ha acceso il dibattito cittadino, generando polemiche, raccolte firme spontanee e la presenza di “INVIATI SPECIALI” dei media locali.
Una situazione di forte tensione che ha contribuito ad alimentare allarmismi diffusi circa la possibile rimozione del servizio di emergenza sanitaria dal territorio comunale. Tuttavia, l’Amministrazione Comunale ha agito tempestivamente per scongiurare qualsiasi rischio. Attraverso un dialogo diretto con i vertici dell’ASL competente, il Sindaco ha ottenuto conferme definitive sulla permanenza del 118 a Sparanise.
“La continuità di questo presidio sanitario non è mai stata realmente a rischio – ha dichiarato il primo cittadino – sebbene l’operato di alcuni uffici e cittadini abbia tentato, con la finezza di un elefante in una cristalleria, di boicottare il lavoro dell’Amministrazione.”
Il riferimento è a un’opera di “sabotaggio” interna, definita “grottesca e miope”, messa in atto da chi preferisce il caos alla costruzione, la confusione alla chiarezza, e che forse ha scambiato il bene pubblico per una scacchiera personale. L’Amministrazione ha già avviato verifiche interne per individuare le responsabilità di tali atteggiamenti che, più che danneggiare l’ente, hanno dimostrato una sorprendente capacità di far perdere tempo prezioso, senza però riuscire a frenare l’impegno costante nel garantire servizi essenziali ai cittadini. In un clima di forte pressione, l’Amministrazione ribadisce il proprio impegno, “alacre, trasparente e nel pieno rispetto della legalità”, per il rafforzamento e la tutela dei servizi pubblici fondamentali. La conferma definitiva della permanenza del 118 è stata accolta con sollievo dalla cittadinanza, che ora, giustamente, attende risposte concrete anche sulle responsabilità interne. Chi ha giocato con la salute pubblica per fini oscuri dovrà rispondere del proprio operato: la pazienza istituzionale ha dei limiti, e il tempo della trasparenza è già iniziato. (nota a cura dell’amministrazione comunale)