CELLOLE – Omicidio Magrino, dolore e mortificazioni: genitori di Luigi indignati e arrabbiati. Grati al sindaco di Sessa

CELLOLE – “Ci è stato impedito di seppellire nostro figlio a Cellole, paese in cui Luigi è nato e vissuto per tanti anni. Cellole è il paese in cui viviamo ancora noi e gli altri figli. Il sindaco ha opposto alla nostra richiesta un regolamento che impedisce ai non residenti di essere sepolti a Cellole. Un regolamento che non tiene contro, evidentemente dei familiari. Il sindaco e la sua amministrazione non hanno nemmeno tenuto conto del nostro dolore, nemmeno della grave malattia che pesa su mio marito, Invece di farci sentire vicinanza e conforto in un momento così triste e doloroso, ci hanno emarginato. La cosa più grave nella vicenda è la complicità del parroco, Langella, che nell’occasione ha tentato in tutti i modi di non celebrare il funerale di nostro figlio. Ciò che non ci è stato fatto a Cellole, è stato fatto, invece, a Sessa Aurunca dove il sindaco si è messo a disposizione permettendoci di seppellire nostro figlio. Siamo grati alla fascia tricolore di Sessa Aurunca ”.  E’ questo il racconto fatto dai genitori di Luigi Magrino, ucciso alcuni giorni fa nel distributore Agip di Mondragone. Parole dette fra rabbia e lacrime nella totale incredulità di quanto accaduto nell’immediatezza dei fatti, per loro resta ancora inspiegabile l’ostilità mostrata dalla macchina amministrativa cellolese.

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