È originario delle coste del Nord America, ma per comportamenti errati dell’uomo si sta diffondendo ovunque nel mondo, creando dappertutto distruzione, perché si riproduce velocemente ed è particolarmente aggressivo e famelico. Anche in Italia è ormai diffuso e sta rapidamente mettendo radici sul litorale Domizio, la sua presenza altera la naturale biodiversità dei luoghi dove si stabilisce. L’Asl di Caserta nell’estate del 2023, raccordandosi con l’assessorato alla Pesca della Regione Campania, ha istituito una specifica unità di crisi, per monitorare la colonia degli invasori. Soprattutto, ne ha catturati alcuni esemplari e valutato eventuali rischi per la salute pubblica dovuti al loro consumo umano eseguendo degli esami chimici sulle carni. La presenza di metalli pesanti in alcuni esemplari pescati a Castel Volturno è risultata nella media, ma le cautele, in questa prima fase di indagini, sono necessarie, anche perché questo tipo di crostacei può trasportare alcuni parassiti responsabili della contaminazione da cosiddetto “granchio amaro”.
