AILANO / SESSA AURUNCA – E’ stato un attentato in piena regola, hanno usato taniche di benzina per innescare il rogo che ha danneggiato pesantemente un grosso escavatore. I fatti sono avvenuti domenica 27 aprile 2025, quando il cantiere era chiuso. L’azienda colpita è la Giovanni Malinconico spa con sede in Ailano. I fatti si sono svolti a Sessa Aurunca nel cantiere della Maliconico spa per la realizzazione di un intervento finanziato dalla Regione Campania in favore Consorzio di Bonifica del Basso Volturno. Un intervento molto costoso, quindi ambito da molte aziende.
La Malinconico spa, attualmente, è sotto amministratore giudiziario, una condizione che va avanti da molti anni, precisamente da quando l’amministratore, Giovanni Malinconico, fu coinvolto in una grossa indagine dell’Antimafia. Una vicenda giudiziaria complessa che si è conclusa dopo un lungo processo con l’assoluzione di Malinconico dai reati contestati.
Le ipotesi sull’attentato:
Secondo una linea di pensiero potrebbe trattarsi di un’azione estorsiva, attuata dalla malavita, diretta a convincere l’imprenditore a pagare quanto richiesto. Ma come è possibile fare una estorsione ad un’azienda sotto amministrazione giudiziaria? Come potrebbe mai pagare il pizzo un amministratore nominato dal tribunale?
Altri, invece, ritengono che l’attentato nasce dal malcontento di qualche proprietario terriero della zona non contento di vedere il proprio fondo “maltrattato” dai mezzi d’opera del cantiere.
Poi c’è l’ipotesi legata a qualche impresa concorrente, indispettita per il ritorno della Malinconico Spa sul mercato e dalla sua capacità di aggiudicarsi importanti lavori pubblici.
Chiaramente si tratta solo di ipotesi, saranno le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca a chiarire ogni aspetto della vicenda individuando i responsabili dei fatti.