Pignataro Maggiore – A poco meno di un mese dalle elezioni amministrative di Pignataro Maggiore, si ufficializzano i nomi dei candidati delle due liste rimaste in competizione. Non sarà della partita, invece, la lista che riuniva l’ex sindaco Giovangiuseppe Palumbo (la cui ultima amministrazione fu sciolta per condizionamenti camorristici), l’ex assessore Cesare Cuccaro e Baldassarre Borrelli: la loro compagine è stata ricusata dalla Commissione elettorale. Al momento è atteso un probabile ricorso al TAR, ma eventuali valutazioni politiche potranno essere fatte solo dopo l’esito di questo passaggio. Passiamo quindi a conoscere i candidati ufficiali:
LISTA N. 1 – Candidato Sindaco: Avv. Pietro Mercone
Capezzuto Annamaria
D’Alonzo Francesco
De Lucia Luigi
De Rosa Annibale
Femiano Federica
Femiano Maurizio
Fucile Gaetano
Mascara Antonino
Nacca Gaetano
Pettrone Antonio
Ricciardi Silvia
Russo Virginia
Tra i nomi più forti della lista Mercone si segnalano Luigi De Lucia, presidente della Pro Loco e commerciante molto radicato nel tessuto sociale di Pignataro, e Maurizio Femiano, cognato dell’ex sindaco Giorgio Magliocca. A completare il gruppo di punta vi sono Gaetano Fucile, che potrebbe beneficiare anche del sostegno familiare tramite la cognata Virginia Russo, e Antonio Pettrone, forte dell’appoggio di una buona parte della numerosa famiglia Del Vecchio, soprattutto dopo la mancata candidatura di Fedele Del Vecchio nella lista avversaria ricusata.
LISTA N. 2 – Candidato Sindaco: Vincenzo Romagnuolo
Amelia Adduce
Mariagrazia Castaldo
Giovanna de Lucia
Giuseppe De Lucia
Giorgio Del Vecchio
Giovanni Luca Fiorillo
Domenico Magliocca
Giorgio Magliocca
Claudia Mazzuoccolo
Giulia Pettrone
Maria Teresa Rotoli
Roberto Pettrone
Nella lista Romagnuolo spiccano le figure di Giuseppe “Peppe” De Lucia, consigliere uscente che ha incassato l’importante sostegno di Piergiorgio Mazzuoccolo (che ha rinunciato alla candidatura a sindaco per appoggiarlo), e Lia Adduce, ex assessora dell’amministrazione uscente e nome di peso nella lista. Con la situazione politica ancora in fermento e l’ombra del ricorso al TAR, la campagna elettorale entra ora nella sua fase più accesa. Gli equilibri si giocheranno molto anche sulla capacità delle liste di consolidare i propri bacini elettorali storici e convincere gli indecisi.