CELLOLE – Ambiente politica e affari, le dune: solo un grosso problema da “spianare”. L’amministrazione Di Leone “bendata”

CELLOLE – C’è qualche operatore turistico del posto, qualcuno che gestisce qualche lido, che dice senza timore che vorrebbe vedere gli ambientalisti che difendono le dune sepolti sotto la sabbia. Un concetto che rende bene l’idea degli interessi in gioco.
Le Dune sembrano rappresentare un grosso problema per gli interessi di alcuni concessionari balneari che ogni tanto “rosicchiano” qualche pezzo delle preziose (dal punto di vista ambientale) dune per fare spazio alla spiaggia di qualche stabilimento balneare. Il tutto sotto gli occhi – chiusi e bendati – dell’amministrazione comunale e delle autorità che dovrebbe vigilare e che invece sembrano immobili e dormienti. Uniche voci sono quelle di alcuni ambientalisti – come Carmine Venasco di Legambiente  e Valentino Verrico – che ogni giorno denunciano abusi. Per ora però nessuno si muove. Negli ultimi giorni Venasco ha documentato il “lavoro” fatto da una pala meccanica a cingoli su una spiaggia, nei pressi di una duna: “Altro sfregio alle dune. Tracce fresche di cingoli. Le stanno sbancando 3-4 metri per volta!! Tutte durante la confusione del ponte pasquale! Stendiamo un velo pietoso di tutte le strutture già costruite (interne) sulle “dune laterali” demanio fino a 6-7 metri dalla spiaggia (ben nascoste da pannelli perimetrali)  Molti la chiamano “modernità” per me e le tante persone perbene si chiama “devastazione vichinga”! Naturalmente chi dovrebbe controllare “locale” sta distratto”.

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