Pignataro Maggiore – A due mesi esatti dalle elezioni amministrative, la lista “Pignataro 2030” guidata dal candidato a sindaco Pietro Mercone ha lanciato ufficialmente la propria pagina Facebook. Il lancio, però, non è stato affatto convenzionale. Anzi, potremmo dire che si è trattato di un piccolo esperimento di comunicazione politica digitale: giocato tutto sul filo della curiosità.
Nel primo post promozionale apparso online, è stato pubblicato un simbolo fortemente sfocato, accompagnato dalla scritta:
“Qualcosa di nuovo sta arrivando per Pignataro…” con il countdown: “-2 giorni al lancio ufficiale”.
Ma il vero colpo d’occhio è arrivato con l’immagine profilo della pagina Facebook: metà del simbolo finalmente leggibile, l’altra metà ancora celata da un tendaggio rosso, come in un sipario teatrale. A quel punto, è scattata la sfida: ricostruire il simbolo completo incrociando le due immagini.
Noi ci abbiamo provato. Ecco cosa si può ricavare:
Il nome della lista è “Pignataro 2030”, con “2030” scritto in numeri multicolore, probabilmente ispirati alla palette arcobaleno. Un chiaro riferimento ai temi della sostenibilità, dell’inclusione e della modernità – o almeno così sembra voler suggerire la grafica.
In basso, a caratteri più piccoli, si legge: “Pietro Mercone Sindaco”.
Il tutto è racchiuso in un cerchio blu, con caratteri lineari e moderni, che puntano a restituire un’immagine sobria ma innovativa.
Non è la prima volta che la comunicazione politica si serve dell’effetto “vedo-non-vedo” per generare attesa e interazione. Ma nel contesto di Pignataro Maggiore, dove le dinamiche elettorali spesso si muovono più sul piano personale che su quello simbolico, si tratta di una mossa inusuale. E proprio per questo interessante.
Mercone, candidato espressione della parte di amministrazione uscente rimasta fedele al progetto politico dell’ex sindaco Giorgio Magliocca, ha dunque deciso di debuttare con un’immagine di rottura: meno stemmi, più colori; meno riferimenti partitici espliciti, più proiezioni verso il futuro.
Il lancio della pagina Facebook – e soprattutto il modo in cui è stato curato – sembra voler parlare a un pubblico più giovane, digitalizzato, forse stanco delle tradizionali dinamiche da palazzo.
Ora resta da vedere come questo storytelling visivo verrà accompagnato da contenuti politici concreti. Il simbolo c’è, il sipario si è alzato: Pignataro 2030 ha iniziato la sua corsa.
