Mondragone – Il Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha accolto tutte le richieste di parte civile dei familiari della vittima, difesi dall’avvocato Lorenzo Montecuollo. Ha quindi rigettato la richiesta di rito abbreviato stante la sussistenza dell’aggravante motivi abietti e futili di cui la difesa imputato aveva chiesto esclusione. Il processo con rito ordinario partirà davanti alla Corte di Assise nell’ultima decade del prossimo mese di giugno. L’imputato, Antonio Cenname, rischia la pena dell’ergastolo.
La vicenda:
I fatti avvennero nel giugno dello scorso anno quando i due fratelli si diedero appuntamento per un autentico regolamento di conti necessario per chiarire una discussione iniziata nella mattinata. Al luogo convenuto arrivarono armati e subito passarono alle vie di fatto. Uno, il morto, aveva una roncola, l’altro una pistola. Improvvisamente Antonio Cenname, 54 anni, impugnò l’arma e fece fuoco contro il fratello. Luigi Cenname, 50 anni fu colpito al petto e non ebbe scampo. Mentre Luigi esalava l’ultimo respiro Antonio si diede alla fuga nel tentativo di sfuggire alle proprie responsabilità. Venne rintracciato poco dopo dai carabinieri del reparto territoriale di Mondragone e arrestato. Le immagini catturate dalle telecamere del Bar Brunetti mostrano la vittima con un machete in mano senza mostrare segni di aggressività. E lo testimonia anche una donna che era seduta al tavolino del bar che si trova vicino al caseificio La Reale in zona Prisconte. I contrasti tra i due fratelli erano noti da tempo e sembrano essere stati accentuati da presunti dissapori familiari.
