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PIETRAVAIRANO – Appalti pubblici e tangenti, parlano i testimoni d’accusa

PIETRAVAIRANO – Scandalo delle tangenti, ieri  l’ultima udienza. Sul banco dei testiomini alcuni testi citati dall’accusa. Per diverse ore hanno risposto alle domande del publbico ministero e degli avvocati difensori. L’udienza è stat rinviata poi al prossimo 21 novembre per ascoltare ulteriori testimoni. Precedentemente era stata la volta di un perito grafico che avrebbe dimostato che diverse delle gare inquisite sarebbero state scritte dalla stessa mano. Una unica regia, quindi, avrebbe gestito gli appalti pubblici nel periodo finito sotto la lente della Procura.  Il processo si snoda sui fatti  che circa due anni fa portano all’arresto dell’ex sindaco Dario Rotondo e di alcuni suoi assessori, tecnici e imprenditori. Lavori pubblici e tangenti, secondo la Procura e secondo i giudici del riesame che hanno confermato successivamente l’impianto accusatorio, nei confronti delle 29 persone indagate ci sono diverse accuse fra cui spicca l’ipotesi di reato per  “associazione a delinquere”, “concussione”, “corruzione”, “turbativa d’asta”, “truffa ai danni dello Stato”, “falso”, “abuso d’ufficio” e “incendio”. Secondo l’accusa  Rotondo e Del Sesto avevano messo in piedi un sistema per pilotare le gare d’appalto dell’ente in favore delle due ditte dell’Agro Aversano, Di Bello e Zagaria. Le indagini  sono scattate nel 2007 e hanno tratto origine da una denuncia di un imprenditore che, nel rappresentare fatti circostanziati aventi ad oggetto richieste di “contributi” a fronte dell’affidamento di lavori pubblici.

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