SESSA AURUNCA – L’amministrazione guidata da Lorenzo Di Iorio tenta di riscrivere i fatti, scaricando ogni responsabilità sui predecessori. Ma i documenti comunali parlano chiaro e inchiodano la verità: non si è trattato di ereditare debiti, ma di accettarli, consapevolmente, per inerzia.
Il credito Hera Comm è stato notificato nel marzo 2024, durante la piena gestione Di Iorio.
Il contenzioso del Centro Cinofilo è attivo dal 2022, sotto questa giunta.
Entrambi i casi rientrano a pieno titolo nella sfera di responsabilità giuridico-contabile dell’amministrazione in carica. Il Comune aveva piena possibilità di agire:
• contestare il credito;
• avviare una transazione stragiudiziale;
• opporsi in sede legale;
• contenere il danno economico.
Non ha fatto nulla. Ha lasciato che i titoli divenissero esecutivi e che i contenziosi si aggravassero. Nessuna difesa. Nessuna strategia. Nessuna responsabilità assunta. Nel frattempo, la stessa amministrazione ha generato nuovi contenziosi, come l’abbattimento illegittimo di un’abitazione civile, privo di istruttoria adeguata, destinato a produrre una condanna risarcitoria certa a danno dell’ente.
Dunque, no: non è storia passata. È incapacità presente.
E non si può ignorare che il sindaco Di Iorio e parte della sua squadra siedono stabilmente sulla scena politica-amministrativa di Sessa dagli anni ‘90. Continuare a recitare il copione dello “scaricabarile” è goffo, oltre che infondato.
La verità è questa: Chi aveva il dovere e gli strumenti per difendere l’ente, ha scelto di non usarli. E oggi i cittadini pagano – con oltre 938.000 euro di soldi pubblici – il prezzo di una strategia del silenzio e dell’immobilismo. (nota a cura del consigliere Guido Marino)
