Sessa Aurunca (di Alessia Maria Corbo) – Non ci sta il vicesindaco Italo Calenzo e risponde per le rime al consigliere Guido Marino, che aveva denunciato “spese legali evitabili” nel bilancio comunale. “Altro che valanga di costi: stiamo pagando gli errori di chi ci ha preceduto”, attacca Calenzo, che difende l’operato dell’ amministrazione guidata da Lorenzo Di Iorio. Il riferimento è ai quasi 938mila euro accantonati nel fondo rischi contenzioso: “Non sono soldi buttati via – spiega – ma servono a coprire debiti certi, frutto di sentenze, pignoramenti, decreti ingiuntivi lasciati marcire negli anni, spesso senza neanche difesa legale da parte del Comune”. Due esempi su tutti: oltre 300mila euro a Hera Comm per forniture elettriche del 2020 e 450mila euro per il Centro Cinofilo, per fatture del 2016 e 2017. “Situazioni che abbiamo trovato già compromesse, senza possibilità di appello. Chi oggi ci accusa dovrebbe piuttosto spiegare perché quelle fatture non sono state contestate all’ epoca”. Calenzo apre anche al confronto, accettando la proposta di una mozione sulla trasparenza nei contenziosi: “Siamo pronti a mostrare ogni documento. Nessuna paura della verità, ma che sia tutta, non solo quella utile alla propaganda”. Poi l’affondo politico: “Chi siede in Consiglio dovrebbe ricordare che certi debiti hanno un’origine precisa, e forse è seduto proprio accanto a lui. Noi stiamo solo cercando di rimettere in ordine ciò che altri hanno lasciato nel caos”.
