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PIEDIMONTE MATESE / CAIANELLO – Truffa, abuso d’ufficio, peculato e falso ideologico: otto vigili urbani sotto proccesso

PIEDIMONTE MATESE / CAIANELLO –  Scandalo caschi bianchi, nuova udienza del processo a carico di 14 persone. Questa mattina hanno parlato alcuni difensori, poi il giudice ha aggioranto l’udienza al prossimo 21 novembre per permettere ad altri difensori di esporre la propria tesi.  Davanti al giudice per l’udienza preliminare si trovano otto vigili del comune di Piedimonte Matese e dell’amministratore della società “all service s.r.l”, incaricata della gestione degli apparecchi per la rilevazione automatica della velocità del comune.  L’accusa è di truffa ai danni dello Stato, abuso d’ufficio, peculato, falso ideologico e materiale in atti pubblici, in quanto gli ufficiali sono  ritenuti responsabili di aver manipolato, occultato e distrutto verbali elevati per la violazione dei limiti di velocità procurando, nel contempo, un danno per le casse del comune di Piedimonte Matese di 23mila euro. I provvedimenti eseguiti furono un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Gaetano Zullo, matesino 60enne, in servizio presso la polizia municipale di Piedimonte Matese; un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari nei confronti di Giuseppe Esposito, di 62 anni nato a Napoli, già in servizio presso la polizia municipale di Piedimonte Matese e, in atto, presso il comune di Bellona; un divieto di dimora nel territorio della regione Campania nei confronti di Elvio Luigi D’Aria, 51 enne di Letino – residente a Caianello – responsabile della società “all service s.r.l”, con sede in Caianello, che gestiva gli autovelox del comune di Piedimonte Matese.
Inoltre sono stati interdetti dall’esercizio di agenti della polizia municipale di Piedimonte Matese, con sospensione per un periodo di 2 mesi: Giancarlo Borrozzino, di 54 anni; Alberto Raccio, di 44 anni; Marco Bove, di 49 anni; Giuseppe Viscione, di 61 anni; Salvatore Pangalli, di 53 anni; Vincenzo Raffaele Boleto, di 48 anni. La complessa attività di indagine è statacondotta dalla Guardia di Finanza di Caserta sotto il comando di Francesco Saverio Manozzi in collaborazione con la tenenza delle fiamme gialle di Piedimonte Matese.

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un commento

  1. come sempre questi maledetti autovelox vengono utilizzati solo per riempire le casse dei comuni e non per diminuire gli incidenti causati dall’alta velocità! Io sono il primo che dice che la sicurezza sulle strade non è mai troppa ma qui’ si pensa solo a far cassa!!! VERGOGNA!!!! E IO PAGOOO!!!!!!